Perché voto sì alla nuova mensa e mediateca

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L’opinione di Dario Monigatti
Sin dalla sua nascita, la scuola cantonale grigione è sempre stata un punto di riferimento anche per gli studenti provenienti dal Grigionitaliano.

Un’istituzione molto importante dal punto di vista formativo, educativo e integrativo che ha contribuito per più di 200 anni di storia a istruire la nostra gioventù proveniente da tutte le parti del Cantone. E’ qui che i nostri giovani si sono conosciuti e hanno stretto amicizie che sono durate per tanti anni e durano ancora oggi all’insegna dell’amicizia, della comprensione, della stima e non da ultimo del trilinguismo portando in tutta la Svizzera l’esperienza di una scuola unica nel suo genere come del resto lo è il nostro Cantone. Questo spirito e questa filosofia devono continuare anche in futuro. Per far sì che questo avvenga, una scuola deve seguire il progresso e rinnovare le sue strutture affinché gli studenti abbiano ad usufruire nel migliore dei modi delle opportunità che una scuola al passo con i tempi deve offrire. Già è stato fatto molto nel quadro del progetto generale per il risanamento degli edifici, ma quale ultimo passo manca alla struttura una mensa degna di questo nome e una mediateca moderna.

Si parla spesso che i giovani – che durante la pausa pranzo non hanno la possibilità di consumare i pasti a casa – mangino male facendo capo al take away, cioè al cibo d’asporto, o al junk-food o cibo spazzatura considerato malsano a basso valore nutrizionale, e non si offre loro la possibilità di una tavola calda a base di prodotti sani e genuini. Se non lo si fa, lo studente mangerà panini o affini e non penserà alla sua salute e alla sua energia indispensabile al buon funzionamento dell’organismo che lo renderà più efficiente nello studio in generale.

Una mensa all’interno della scuola, oltre che simboleggiare maggiore qualità, rappresenta il primo presidio per combattere l’insorgere di malattie e disturbi alimentari sempre più frequenti nella nostra gioventù e un posto privilegiato per la condivisione del pasto con altri e un’importante occasione d’incontro tra studenti di tutte le regioni del cantone. Chi si alimenta correttamente interagisce meglio e in questo caso studia meglio.

Il progetto prevede pure una mediateca. Oggi al testo multimediale vien attribuita una dignità pari al testo stampato. Si tratta di fonti d’informazione per finalità di ricerca, studio e di documentazione indispensabili alle esigenze dei nostri studenti. La mediateca offre agli utenti l’accesso ad internet e alle fonti documentate elettroniche, digitali e audiovisive come ulteriore strumento di informazione rispetto alle fonti tradizionali. Non si tratta di un semplice locale, ma di un luogo spazioso e luminoso, dove il clima di apprendimento, la qualità del lavoro e la creatività degli studenti vengono privilegiati.

Non vorrei dimenticare i depositi per i beni culturali altrettanto indispensabili per far fronte a problemi logistici, per la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio documentario.

Care cittadine e cari cittadini, sostenete quindi senza indugio il progetto per una scuola cantonale al passo con i tempi, per i nostri studenti e per il nostro cantone nell’ambito culturale. Si tratta di una sfida importante che merita il sostegno convinto di tutti noi, anche perché la necessità di una simile struttura è motivata e giustificata.


Dario Monigatti, granconsigliere e membro della Commissione preparatoria