10 persone fermate nel 2014
Dopo i recenti arresti avvenuti in Valtellina e in Lombardia, IL BERNINA ha cercato di capire quanto la Valposchiavo sia veramente interessata dal fenomeno dello spaccio e del consumo di droga.
Nei mesi scorsi la Polizia italiana ha arrestato, complessivamente, sette persone, tra le quali un operatore della Comunità il Gabbiano di Tirano finito in manette proprio mentre stava ricevendo due etti di cocaina destinati al mercato dell’Alta Valtellina e della Valposchiavo. Per la distribuzione dello stupefacente in Svizzera sono state accusate quattro domenicane che avrebbero usato come corriere anche il Trenino Rosso del Bernina e avrebbero venduto la cocaina a cifre intorno agli 80 franchi al grammo.
Interpellato sulla vicenda, Andrea Schmid, portavoce della Regione guardie di confine III ha rivelato che nel 2014, nella dogana di Campocologno, durante normali controlli alla frontiera, sono state individuate circa 10 persone che tentavano di entrare in Svizzera con minime quantità di sostanze stupefacenti: 2-3 grammi circa per uso personale. In 2-3 casi si trattava di cocaina, mentre negli altri di prodotti derivati della canapa (marijuana o hashish).
A livello della Regione guardie di confine III, che comprende i cantoni dei Grigioni, di San Gallo, Appenzello Interno ed Esterno, Glarona, nonché il Principato del Liechtenstein, invece, le infrazioni alla legge sugli stupefacenti hanno registrato un nuovo aumento passando da 365 nel 2013 a 382 nel 2014. In 261 casi sono stati sequestrati prodotti a base di canapa. In 39 casi i viaggiatori hanno tentato di importare o esportare cocaina ed eroina. Nei rimanenti casi sono state fermate persone che trasportavano altre sostanze vietate come ecstasy o gocce k.o. La tipologia di nascondigli è stata nuovamente ampia: la merce è stata nascosta nei veicoli, portata sul corpo o semplicemente nel bagaglio.
E in Valposchiavo? Esiste un problema droga? La situazione non desterebbe preoccupazione, almeno secondo quanto dichiarato da Sergio Cortesi, capoposto della Polizia locale. “E’ vero, c’è un consumo, limitato, di droghe leggere tra i giovani – ammette Cortesi – ma rispetto alle droghe pesanti non abbiamo evidenza che ci sia un vero e proprio giro di droga: la situazione, pertanto, complessivamente, non desta particolari preoccupazioni”.
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