PLD I Liberali Valposchiavo
Il PLD Valposchiavo si distanzia dalle insinuazioni contenute nell’ultimo articolo del movimento Poschiavo Viva (PV). Accuse di “cambio radicale di atteggiamento”, congetture, faide e pugnalate silenziose sicuramente non contribuiscono ad un dibattito politico costruttivo.
Dal 2011 il comune di Poschiavo chiude i conti con disavanzi che vanno dai 700’000 al milione di CHF all’anno. Vista questa situazione, il PLD si è più volte schierato a favore di un maggior rigore finanziario, ma sia PV che il PDC non sono sempre stati dello stesso avviso. Di riflesso il Consiglio Comunale praticava una politica, a nostro giudizio, non abbastanza incisiva a raggiungere il famoso pareggio appellandosi più volte ad un capitale proprio confortevole.
Nella seduta dello scorso ottobre sul piano finanziario 2015-2018 i nodi sono venuti al pettine e gioco forza il Consiglio Comunale uscente ha dovuto proporre un ulteriore aumento delle imposte, malgrado che nel frattempo la perequazione finanziaria che porta al comune più di un milione di franchi fosse stata accettata. Se nel 2013 il partito Liberale ha acconsentito l’aumento del tasso fiscale del 10%, a ottobre rispettivamente a novembre 2014 ci siamo dichiarati scettici ad un ulteriore aumento del tasso senza prima portare a termine una decisa diminuzione delle uscite e applicare in modo sistematico il principio della causalità.
Ma ora siamo nel 2015. La nuova Legislatura è iniziata e tutti sono carichi di buona volontà e hanno in serbo idee innovative. Il gesto della maggioranza dei Consiglieri di Giunta di accettare la nostra proposta di taglio del gettone di presenza è un piccolo segno nella direzione giusta. È evidente che non risolverà i problemi finanziari del Comune. Ma se come dice il proverbio “l’esempio vien dall’alto” potrebbe essere un buon inizio. Ma una cosa è chiara: in futuro dovremo essere disposti, tutti indistintamente a tirare un po’ la cinghia.
PV fa lo spauracchio affermando addirittura che “di rigore si può morire”. Sentenziano che “la debolezza economica della nostra regione è legata alle sorti di Repower, ed è inoltre dovuta ad un tessuto imprenditoriale e artigianale frammentato, piccolo e non in grado di concorrere per appalti di una certa importanza a livello cantonale, in e fuori Valle”. A Poschiavo dunque le ditte non sono in grado praticamente di fare niente! L’elenco di PV su quello che bisognerebbe fare è ricco e variato: “migliorare il turismo, potenziare la vendita di prodotti alimentari indigeni, investire nel patrimonio architettonico, potenziare i settori che possono creare un indotto supplementare, riqualificare il territorio, ecc. ”. Belle parole e ottime idee, ma legate spesso ad aumenti di investimenti per l’ente pubblico, investimenti che da tempo sono bloccati da una gestione corrente deficitaria.
L’obiettivo deve dunque restare quello del pareggio, ma deve essere perseguito con più concretezza, perseveranza e coerenza che nella precedente legislatura. Chi pensa di raggiungerlo solo aumentando il tasso fiscale non dimostra lungimiranza. Raggiunto il pareggio si potranno poi aumentare gli investimenti per i quali è previsto un ritorno. Questa è stata e sarà la nostra linea guida.