Nulla da fare; il carnevale non decolla

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La fatica e l’amarezza del GAM
Questa notte, alle quattro di mattina si è svolto il «Morgenstreich» che ha dato inizio al carnevale di Basilea, considerato uno dei maggiori e più suggestivi eventi della Svizzera. Dopo vari tentativi di trapiantare questa tradizione in valle, il GAM getta per ora la spugna. Intervista al presidente Daniele Zanolari.

Al quarto rintocco dell’ora, le luci del centro storico di Basilea si spengono e subito dopo rieccheggia nelle vie l’ordine perentorio «Achtig! Morgenstraich! Vorwärts, marsch!». Il corteo si mette in moto, nella notte di pece, illuminata soltanto dalle lanterne e allietata dal suono dei pifferi e dei tamburi. È il «Morgenstreich», un momento dell’anno immancabile per i cittadini di Basilea.

In Valposchiavo, il carnevale non è una festa sentita dalla popolazione. Da decenni si tenta di trapiantare questo evento anche a sud del Bernina, con scarso successo, come testimonia la decisione del Gruppo Amici Miei di rinunciare alla consueta festa in maschera. Ecco le motivazioni dell’amareggiato coordinatore Daniele Zanolari.

Dopo l’assemblea generale di gennaio abbiamo deciso di non proporre questa festa alla popolazione. I fattori sono molti, tra i quali, la scarsa collaborazione dei giovani, lo spazio limitato offerto ai ragazzi per organizzare simili feste e i commenti negativi e le critiche nei confronti di chi si impegna a fare qualcosa per la popolazione.

 

Il solito corteo in maschera dei bambini era molto apprezzato o mi sbaglio?

Il GAM è un gruppo attivo. Anche per il corteo vale lo stesso discorso: ci è mancata la riconoscenza per il nostro impegno. Negli ultimi anni, la preparazione dei “Taschet”, fatti in casa, e altre sorprese sono stati sponsorizzati dal GAM. Un evento simile per i bambini richiede parecchie centinaia di franchi.

A nord delle Alpi, il carnevale ha una lunga tradizione. Voi avete tentato di trapiantarlo anche in Valposchiavo. Con quale risultato?

È sempre stata una festa che ha avuto molto successo, purtroppo il problema sta nel mancato appoggio finanziario per l’organizzazione del carnevale in valle.

Il 2015 è un anno di riflessione, di pausa? State pensando di riproporre i due appuntamenti nel 2016?

In questo momento stiamo vivendo una situazione delicata, ma non ci rassegniamo. Il GAM ha già in vista altri eventi per quest’anno.