Intervista al titolare Bruno Heis
La mancanza di neve nel tardo autunno e durante l’inizio dell’inverno non ha inciso sulla stagione lavorativa del rifiugio Saoseo in Val di Campo.
L’inizio della stagione invernale non è stata molto fortunata per quanto riguarda la presenza della neve, soprattutto per la parte bassa delle vallate, e in particolare in Engadina, dove si sono dovuti spendere parecchi soldi per innevare le piste. Situazione analoga anche sulle cime, dove si è registrata, in prevalenza, la presenza di ghiaccio, formatosi in seguio alle abbondanti piogge di novembre e dicembre.
Questa la situazione fino al 24 gennaio, giorno in cui sono arrivate le prime importanti nevicate, che hanno portato dai 30 ai 70 centimetri di manto nevoso. In Valposchiavo, attualmente, per la stagione invernale si registra l’apertura di un solo rifugio, il Saoseo. Il Rifugio Alpe Campo rimane invece chiuso nel periodo invernale da 5 anni “perchè – hanno confessato i titolari – era più la spesa che l’impresa”.
“Non è la neve dell’anno scorso – ha confessato Bruno Heis, titolare del Rifugio Saoseo – ma siamo ancora speranzosi che ne venga ancora. Per quanto riguarda l’escursionismo abbiamo registrato il tutto esaurito. Si consideri poi che sul nostro sito internet avevamo fissato l’apertura del rifugio in data 5 febbraio. Abbiamo, però, ricevuto diverse telefonate e richieste e allora abbiamo deciso di aprire in anticipo. Detto questo – conclude Heis – ci riteniamo in linea di massima soddisfatti dell’occupazione della nostra capanna CAS fino a questo momento”.