Consumo di droghe? “L’alcol è il vero problema”

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La Valposchiavo e gli stupefacenti
La Polizia ha dipinto un quadro piuttosto rassicurante sull’uso e lo spaccio di droga in Valposchiavo. Abbiamo chiesto alla psicologa Carlotta Ermacora del Servizio sociale Bernina il loro punto di vista.

Com’è la situazione in Valle? Quante persone hanno avuto problemi con la droga nel 2014 e vi hanno chiesto assistenza?

Nel corso del 2014 nessuna persona che ha avuto problemi di droga ha richiesto la nostra assistenza o ci è stata inviata da terzi o dalle Autorità. Già da alcuni anni l’utenza del Servizio sociale Bernina non presenta problemi di dipendenza o abuso di droghe. Alcuni utenti dichiarano il consumo saltuario di droghe leggere, soprattutto cannabis. Diversi utenti presentano invece problemi di dipendenza e abuso di alcol.

Secondo voi si può parlare di un “problema droga” in Valposchiavo? Perché?

Il tema è presente ed è giusto continuare a muoversi nella direzione della prevenzione, ma non viene segnalato con vigore un problema dalla società e dalle Autorità. Da diversi anni il Servizio sociale Bernina affronta l’argomento mediante incontri regolari di sensibilizzazione e confronto con la popolazione. Quello che si rileva durante tali occasioni è che giovani e adulti sono in grado di riflettere sull’argomento in modo abbastanza critico. Quello che è stato segnalato, negli anni, come più problematico è il consumo di alcol. Durante manifestazioni e feste vengono però messe in atto strategie di riduzione dei rischi quali l’organizzazione dei trasporti o l’incarico di persone responsabili del controllo della situazione (anche professionisti).

Quali sono le droghe che si consumano di più? E le più pericolose?

Per poter dare una risposta circa la pericolosità delle droghe, che non banalizzi l’argomento, bisognerebbe iniziare a capire cosa s’intenda con il termine droga e quali sostanze o comportamenti far entrare in questa definizione. Una droga, nel linguaggio corrente, è qualsiasi sostanza capace di modificare temporaneamente lo stato di coscienza o comunque lo stato psichico dell’individuo (stupefacenti, allucinogeni, barbiturici, psicostimolanti). Una droga è anche una sostanza atta ad aumentare le energie e il rendimento fisico, soprattutto nelle competizioni sportive. Altre volte si usa questo termine per indicare una cosa, un fatto o una persona che eserciti forte attrattiva ma che sia in sé dannosa, o, infine, per indicare cosa o situazione che stordisce, che distrae dalla realtà. In base alle definizioni possono essere considerate “droghe” anche un certo uso della tecnologia e di Internet, le dipendenze affettive, il gioco d’azzardo, i disturbi alimentari e altri tipi di addiction.

Ciò che dunque è pericoloso da un lato è la composizione della sostanza in sé che può essere, da subito o dopo un certo tempo, dannosa per l’organismo, dall’altro lo sono i meccanismi cognitivi e i comportamenti che si instaurano nell’individuo, a breve o a lungo termine. Una diminuzione dell’attenzione causata da sostanze che alterano lo stato psichico o sostanze sedative può causare gravi incidenti, anche mortali, sul lavoro o alla guida. Droghe eccitanti o con effetto allucinogeno possono portare a comportamenti aggressivi o all’incapacità di giudizio oggettivo di una situazione e della sua rischiosità. A lungo termine una dipendenza può causare la perdita del lavoro, delle relazioni e l’emarginazione sociale. La persona si orienta solo al consumo della sostanza o all’attività che è causa di addiction, perdendo il contatto e l’interesse per il mondo esterno.

In base ai dati raccolti dall’ufficio federale della sanità pubblica UFSP, nel 2013 la canapa è stata la sostanza illegale consumata con maggiore frequenza in Svizzera (c’è una certa stabilità del consumo dal 2011). Il 5,7 per cento della popolazione residente in Svizzera a partire dai 15 anni aveva consumato canapa almeno una volta nei 12 mesi precedenti il sondaggio. Meno dell’1% aveva consumato cocaina (0.5%), eroina (0.1%) o altre sostanze illegali (es. ecstasy, LSD, speed) nel corso degli ultimi 12 mesi. Inoltre, il consumo è più diffuso tra gli adolescenti e i giovani adulti che nella popolazione in generale. Dai dati si rileva anche che i consumatori di canapa bevono più spesso alcol o fumano tabacco, rispetto a chi non ne fa uso. Emerge, inoltre, che gli uomini fanno maggiore uso di sostanze illegali rispetto alle donne.

 

Quali sono le strategie che una famiglia può adattare per capire se un suo caro ha problemi di questo tipo?

Come prima cosa è importante che la famiglia si documenti sul tema e sugli effetti che le diverse sostanze possono avere sul comportamento dell’individuo. In rete ci sono numerosi siti che spiegano questo in dettaglio, oppure i familiari possono rivolgersi a noi o ad altri Servizi specifici per ottenere consulenza e materiale informativo.

Secondo l’ufficio federale per la sanità pubblica un consumo problematico di sostanze stupefacenti può riflettersi in diversi comportamenti non usuali del soggetto. Bisogna fare attenzione, poiché simili comportamenti possono avere le più svariate motivazioni, pur palesando un malessere o un problema al quale comunque sarebbe bene reagire. In ambito scolastico, ad esempio, il rendimento cala in maniera sensibile, in tutte le materie, le assenze (ingiustificate) e i ritardi aumentano, spesso l’allievo non fa i compiti. In ambito lavorativo è possibile che il soggetto inizi ad avere problemi. In generale la cerchia degli amici cambia; la persona non ha più alcun interesse e non svolge più alcuna attività; la persona ha grossi sbalzi di umore; la persona si isola, si chiude in se stessa, non è motivata ed è apatica; la persona ha un comportamento irrequieto; la persona mente ripetutamente; i problemi e i conflitti nell’ambiente sociale e familiare aumentano.

Qualora la persona avesse un dubbio è importante, quando possibile, provare a parlarne con il diretto interessato cercando di discutere in modo aperto e non giudicante e di portare l’altro soggetto a riflettere su motivazioni e conseguenze del proprio comportamento. Anche quando si tratta di giovani è importante che i ragazzi abbiano lo spazio per riflettere, esprimere la propria opinione e responsabilizzarsi sul tema; allo stesso tempo è importante che l’adulto ponga delle chiare regole circa il consumo di sostanze e chiare conseguenze per il loro mancato rispetto.

Come fare per chiedere aiuto o assistenza?

Si può chiedere aiuto in diversi modi, in base al tipo e alla gravità del problema: segnalando il problema al proprio medico di fiducia, rivolgendosi al nostro Servizio sociale (081 844 02 14), contattando il Servizio sociale per questioni di dipendenza presente a Coira (081 257 26 99), contattando un servizio di terapia ambulatoriale o stazionaria.

Un modo utile per reperire i recapiti di strutture che si occupano di dipendenze, divise per Cantone, è la banca dati del sito Infodrog: www.infodrog.ch. Altre informazioni utili possono essere richieste all’Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie ISPA. Per consultare la legge federale sugli stupefacenti e le sostanze psicotrope si può accedere al sito www.admin.ch.


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