La Spending review arriva pure a Poschiavo

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UDC sconfitta ma propositiva, PDC e PLD per la concretezza e Poschiavo Viva versione New Deal – Lunedì scorso in Casa Torre gli argomenti da trattare erano parecchi e i passaggi complicati non indifferenti. Il contesto nel quale il Legislativo e l’Esecutivo poschiavini sono chiamati a muoversi è quello della ristrettezza economica, ristrettezza che implica tagli dolorosi e buoni propositi.

Nella prima parte della discussione che avrebbe permesso alla Giunta Comunale di proporre all’Esecutivo le manovre per superare la crisi il Podestà di Poschiavo, Alessandro Della Vedova, ha precisato nuovamente che le acque in cui sta navigando il Comune di Poschiavo sono tutt’altro che facili. Tuttavia secondo Della Vedova il Consiglio comunale ha le idee chiare e intende fare tutto il possibile per permettere a Poschiavo di superare questo travagliato momento. Sempre il Podestà ha voluto comunque precisare che in questa difficile fase è fondamentale che ogni passaggio, decisione, proposta siano giuridicamente ammissibili.

Fulvio Betti

A questo punto il testimone passa ai capigruppo in Giunta. Secondo Fulvio Betti (UDC) il semplice fatto di voler aumentare la pressione fiscale non risolverebbe tutti i problemi di Poschiavo. La linea democentrista vorrebbe che ogni settore fosse chiamato ad uno sforzo. Non è infatti ammissibile che ogni anno si debba parlare solamente di tagli; al contrario Poschiavo deve assolutamente rientrare in un regime normale e ricominciare ad investire.

Per il PDC e la sua capogruppo Michela Cortesi Bontognali uno spunto potrebbe essere quello di rivedere la legge fiscale del comune. Secondo Cortesi Bontognali, infatti, non solamente l’aliquota fiscale rappresenta la soluzione ma vi sono molte altre strade che l’Esecutivo potrebbe intraprendere per sanare le finanze.

I liberali (PLD) dal canto loro per bocca del portavoce Fabio Zanetti sottolineano che a mancare al momento sono ben 4 milioni di franchi, che in futuro dovrebbero essere circa 2 milioni. Zanetti evidenzia come malgrado un innalzamento delle tasse nelle casse del comune mancherebbero comunque 700’000 franchi. Il deputato liberale si chiede quali siano le misure che il Consiglio Comunale intende intraprendere.

La Giunta del Comune di Poschiavo

 

Mentre per Ivan Pola di Poschiavo Viva l’unica via percorribile è un aumento del tasso fiscale di dieci punti percentuali ed evitare nuovi tagli. Bisogna iniziare a pensare a creare nuove entrate, sempre secondo Pola, e non solamente tagliare. Troppi tagli intaccherebbero infatti la qualità di vita degli abitanti di Poschiavo.

Svoltasi la discussione preliminare i vari consiglieri erano chiamati ad avanzare delle proposte concrete per il contenimento della spesa comunale. Per i democentristi andrebbero riviste le prestazioni sociali degli impiegati comunali. Sempre per i consiglieri UDC una proposta concreta potrebbe essere quella di aumentare la tassa d’esenzione al servizio pompieri. Questo porterebbe maggiori entrare ed una maggiore sensibilità della popolazione verso il corpo pompieri. I seguaci di Blocher si chiedono inoltre se il finanziamento per le coperture dei tetti in tegola sia ancora opportuno e mettono in discussione pure il servizio del bus notturno ritenuto un lusso al quale i giovani dovranno dire addio in favore della stabilità finanziaria.

Per i liberali invece a dare una mano in questa fase difficile sarebbe il blocco delle assunzioni da parte del comune. Per quanto concerne invece l’associazionismo i liberali (non all’unanimità) propongono di rivedere interamente l’ammontare dei contributi che il comune versa nelle casse delle varie associazioni valligiane. Per i democristiani invece una soluzione potrebbe essere quella di aumentare i contratti part-time, oltre alla creazione di una sola scuola valligiana. Per i consiglieri PDC andrebbe inoltre introdotta una tassa per l’utilizzo delle strade di montagna.

Mentre Poschiavo Viva avanza una sola proposta di contenimento della spesa, ovvero la creazione di un parcheggio a pagamento in zona cimitero. Queste insomma le proposte che l’Esecutivo sarà chiamato ad analizzare. Il lettore noterà che i più propostivi sono i consiglieri UDC e PLD seguiti a ruota dai consiglieri PDC. Resta invece a guardare, quando si parla di tagli, Poschiavo Viva che nel futuro di Poschiavo vede piuttosto investimenti che tagli.

Ma la portata principale e per la quale molti sono accorsi in Casa Torre era la discussione sui tagli dei salari del Podestà e dei Consiglieri Comunali. L’Esecutivo, dopo le richieste avanzate dall’UDC, durante la prima seduta del 2015 ha richiesto una perizia per meglio comprendere l’ammissibilità o meno della richiesta democentrista.

Tale perizia, in sintesi, ritiene che le regole del gioco non si possano cambiare in corso d’opera. Ovvero i vari candidati si sono presentati coscienti delle condizioni alle quali sarebbero andati incontro. Tali aspettative non possono essere disattese a meno che siano gli stessi Consiglieri ed il Podestà ad accettarne le conseguenze.

 

Si apre quindi il dibattito ed il primo colpo di scena non tarda a farsi vedere. Fulvio Betti per l’UDC afferma che il suo partito è disposto a trovare un compromesso e avanza un decurtamento pari al 5% e non più del 10% dei salari dei membri dell’esecutivo. Il PDC tramite Castelli si chiede se il tutto sia legale e se sia il caso che la Giunta si cinga a votare una proposta che a livello legale non è ammissibile. Gli esponenti UDC tengono a sottolineare che la loro proposta non vuole assolutamente minare il clima durante la legislatura e tanto meno vuole essere un affronto verso il Consiglio comunale. Da sottolineare che all’unanimità i membri dell’Esecutivo hanno sottolineato il fatto che in politica il tempo che si mette a disposizione è molto di più della percentuale che viene loro riconosciuta. L’UDC incalza chiedendosi come mai la Giunta ha la facoltà di aumentare le paghe ma non di diminuirle e come mai ad inizio legislatura si discute di tematiche che in fin dei conti nessuno può cambiare in quanto risulterebbero legalmente non ammissibili.

Flavio Lardi, Presidente di Giunta, invita quindi i Consiglieri a concludere la discussione e ognuno ad assumersi la propria responsabilità. Si passa quindi al voto per scrutinio segreto che darà quale risultato un 10 (contrari) a 6 (favorevoli) che non lascia spazio alle polemiche.

Seduta conclusa e tutti a casa? Proprio no! In Casa Torre vi è ancora spazio per una manovra politica che assomiglia molto alla tela di un ragno, tela nella quale si è fatta incastrare l’UDC. Infatti, a scrutinio terminato, Alessandro Della Vedova chiede la parola e, dopo aver ringraziato la Giunta per la dimostrazione di fiducia nell’Esecutivo, afferma che il Consiglio Comunale un segnale, visto il buon clima, lo vuole dare e lo aveva già deciso. Seguiranno maggiori informazioni ma da quanto emerso il Podestà e i Consiglieri dovrebbero versare un contributo volontario verso a migliorare, almeno simbolicamente, la situazione finanziaria di Poschiavo.

Verso le 23:40 il Presidente dell’Assemblea chiude i lavori e concede a tutti di proseguire i lavori tra i banchi… dei bar di paese.

P.S. leggasi spending review come revisione della spesa con buona pace dei difensori della lingua di Dante.


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