I costi sono per metà a carico dei comuni
Il Governo grigionese ha deciso per la revisione parziale dell’ordinanza sulle lingue. Conformemente alla vigente legge sulle lingue del Cantone dei Grigioni, per l’assegnazione di un comune a una determinata area linguistica è determinante tra l’altro la quota espressa in percentuale della comunità linguistica autoctona.
Dal 2010 il censimento federale della popolazione non viene più effettuato sotto forma di rilevazione totale. Finora mancava dunque la possibilità di aggiornare i dati. Il Governo ha ora colmato questa lacuna con una revisione parziale dell’ordinanza cantonale sulle lingue.
La nuova ordinanza sulle lingue prevede un aggiornamento dei dati statistici per comuni selezionati. Concretamente, il Cantone procede a rilevamenti su incarico di comuni nei quali la quota della comunità linguistica autoctona si attesta tra il 50 e il 20 per cento. Ad esempio, un comune viene considerato puramente di lingua romancia o italiana, se almeno il 40 per cento dei suoi abitanti è di lingua romancia, rispettivamente di lingua italiana. I comuni sono considerati plurilingui se almeno il 20 per cento dei suoi abitanti è di lingua romancia, rispettivamente di lingua italiana.
A titolo di novità, i dati vengono rilevati a livello comunale con un rilevamento completo. I costi vanno metà a carico del comune e metà a carico del Cantone. Corrispondenti rilevamenti di dati possono essere ripetuti al più presto dopo dieci anni. Infine, per i comuni risultati da aggregazioni di comuni monolingui e/o plurilingui con comuni di lingua tedesca, valgono disposizioni particolari. In questi casi i dati vanno rilevati separatamente entro i perimetri dei comuni precedenti.