San Romerio e Alp Grüm fra i beneficiari del progetto
Venerdì 10 aprile 2015 un convegno transfrontaliero organizzato a Poschiavo ha presentato i risultati ottenuti nell’ambito del progetto Interreg “Conservazione Programmata nello spazio comune Retico (C.P.RE.)”.
Il convegno è stato organizzato dalla Regione Valposchiavo in collaborazione con il Polo Poschiavo in seno al progetto Interreg C.P.RE.: Conservazione Programmata nello spazio comune Retico”. È stato finanziato all’interno del programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia Svizzera. Coinvolge un partenariato di enti, fra cui la Fondazione di Sviluppo Locale di Sondrio, capofila italiano, e la Regione Valposchiavo, capofila svizzero.
Valposchiavo e Valtellina sono legate da logiche ambientali, culturali, sociali simili. Sono unite da un paesaggio culturale comune, la cui conservazione è stata oggetto di analisi del progetto C.P.RE.
I relatori presenti, in rappresentanza delle istituzioni e degli enti che hanno partecipato al progetto, hanno sottolineato la loro soddisfazione perché quest’ultimo, nato da esigenze concrete, è riuscito a ottenere risultati altrettanto concreti. “Non è stata dunque solo un’occasione per far girare soldi”, ha affermato Sergio Schena, presidente della Fondazione di Sviluppo Locale di Sondrio, ma si è instaurata una collaborazione fattiva fra le due valli sfociata in una serie di interventi volti a conservare, e quindi valorizzare, parte del patrimonio culturale legato al territorio delle due regioni.
Il progetto, sviluppatosi nell’arco di due anni (2013-2015), ha perseguito, in particolare, quattro obiettivi:
- conoscenza approfondita del paesaggio,
- piano di manutenzione e conservazione,
- organizzazione di corsi di formazione,
- iniziative di valorizzazione.

Su questi quattro pilastri, ha spiegato l’ing. Dario Foppoli, referente tecnico della Fondazione di Sviluppo Locale di Sondrio, sono state sviluppate varie attività (ricerche, convegni, pubblicazioni e interventi) che hanno interessato lo xenodochio di Santa Perpetua e la chiesa di San Romerio, la stazione di Alp Grüm e i muri paravalangari sottostanti, la stazione di Tirano e Castel Masegra a Sondrio.
Sul fronte svizzero, ha spiegato Cassiano Luminati, presidente della Regione Valposchiavo e direttore del Polo Poschiavo, è stata organizzata una formazione incentrata sulla costruzione e manutenzione dei muri a secco, caratteristica tipica del nostro territorio, ma pratica ormai a rischio di estinzione. Il corso ha riscosso un interesse enorme e ha innescato prospettive di sviluppi futuri quasi certi. Si punta in particolare ad ottenere il riconoscimento della professione di costruttori di muri a secco a livello federale e anche all’estero.

L’architetto Evaristo Zanolari, di Poschiavo, ha illustrato nel dettaglio il grande lavoro svolto intorno a San Romerio e alle rocce su cui poggia la chiesa, che, come Santa Perpetua, ha seri problemi di conservazione. Grazie ai fondi del progetto C.P.RE. sono state fatte approfondite ricerche storiche, analisi dello stato di conservazione, perizie geologiche, rilievi, monitoraggi strutturali, indagini diagnostiche, studi di fattibilità… che hanno permesso di preparare un preciso programma d’intervento. Un intervento che si declinerà sia in un restauro della chiesa che nella messa in sicurezza e nel rafforzamento della parete rocciosa a strapiombo su cui è costruita la chiesa. Affinché i lavori possano proseguire e concretizzarsi, è in programma la creazione di una fondazione transfrontaliera che si occupi del finanziamento e della coordinazione delle attività.
Anche Alp Grüm e la zona circostante, con la sua stazione, i muri paravalangari, la centrale idroelettrica di Palü, rientra tra i paesaggi culturali degni di essere conservati e valorizzati. Su questo fronte i lavori sono rimasti a uno stato più embrionale, ma rientrano nei progetti di intervento futuro.
Il progetto Interreg C.P.RE. è riuscito dunque a porre solide basi per una conservazione programmata all’interno dello spazio comune retico. L’auspicio è che da questa esperienza positiva nascano, in tale ambito, altre proficue collaborazioni fra Valtellina e Valposchiavo.