OSS, conti in positivo per il secondo anno consecutivo

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I Comuni non devono coprire buchi
Come per il 2013, anche nel 2014 il consuntivo dell’OSS chiude con un avanzo. L’importo è questa volta di oltre 70’000 CHF, al posto di una perdita preventivata di più o meno la stessa entità.

Negli ultimi due anni l’OSS ha fatto degli accantonamenti significativi ad eventuale copertura di un probabile ritocco verso il basso degli importi forfettari provvisori per caso (SwissDRG). Questo per evitare che nella peggiore delle ipotesi i due Comuni valposchiavini siano chiamati in futuro a mettere mano alle proprie risorse. “Le cifre positive presentate con il consuntivo – racconta il consiglio di fondazione dell’OSS in una nota stampa – si spiegano con il mantenimento di una casistica pressochè costante dei casi acuti, dei pazienti ambulatoriali così pure come degli ospiti lungodegenti; il tutto sottoposto ad un costante monitoraggio dei costi”.

I costi per la sanità sono in continuo aumento. Per i due comuni questi ammontano attualmente a circa 1’330’000 CHF (Poschiavo: 1’020’354.10 CHF; Brusio: ca. 310’000 CHF) e, secondo quanto dichiarato dall’OSS, “non vanno però assolutamente confusi con i costi per l’Ospedale San Sisto. Infatti, per legge, i comuni sono tenuti a versare i contributi comunali sia per i propri domiciliati ospedalizzati nel reparto acuto (medicina, chirurgia, ginecologia/ostetricia) che per i propri domiciliati anziani che soggiornano nel reparto di lungodegenza o in case per anziani. E ciò indipendentemente se le persone ricoverate decidono di andare all’OSS oppure, ad esempio, in Engadina (Ospedale di Samedan o Casa per anziani Promulins). È più che comprensibile – aggiungono – che noi Valposchiavini lottiamo per mantenere questi soldi e questi posti di lavoro in Valle, ovvero preferiamo pagare la nostra parte per noi piuttosto che per altri ospedali”.

 

Gli importi versati dai due Comuni per i propri domiciliati ricoverati negli ospedali fuori Valle o fuori cantone (unicamente per il reparto acuto) sono nettamente superiori rispetto a quelli versati dai due comuni per l’OSS. Nella media annua provvisoria (2012-2014) la quota parte a carico dei due comuni ammonta a ca. CHF 500’000.–, di cui circa il 40% per l’OSS e il 60% per gli altri ospedali. “Per l’OSS – si precisa nella nota stampa – sarebbe comunque opportuno che tutte le prestazioni contemplate dal mandato di prestazione individuale conferito al nostro ospedale venissero fatte in loco e non altrove. Anche questo contribuirebbe a un maggior incremento della redditività del nostro ospedale”.

L’OSS è un ospedale di prossimità, un piccolo sistema emergenza-urgenza valligiano ed ospedaliero, 24 ore al giorno e per sette giorni la settimana. È un ospedale che garantisce dunque alla popolazione le prestazioni in base al proprio mandato, a tutto vantaggio dei pazienti acuti, dei pazienti ambulatoriali e degli ospiti lungodegenti. “L’OSS – aggiunge il Consiglio di Fondazione – garantisce molti posti di lavoro qualificati e ben retribuiti. La ricaduta economica (indotto) e fiscale dell’OSS sulla Valle non è indifferente.

L’offerta sanitaria dell’OSS accresce la qualità e la visibilità della Valle. Ne aumenta pure l’attrattività, sia per i turisti che per le persone in cerca di un posto di lavoro e di dimora con la famiglia in un territorio sanitariamente ben attrezzato. La nostra struttura è in grado di fornire anche risposte socio-sanitarie non basate soltanto sull’alta tecnologia… L’OSS – conclude il Consiglio di Fondazione – intende battersi per un ospedale di valenza cantonale. Occorre l’impegno di tutti: della popolazione, degli operatori, degli amministratori e della classe politica”.