Aveva 99 anni
La Pro Grigioni Italiano ha il mesto compito di annunciare la scomparsa del suo socio onorario Dr. Ettore Tenchio. Con lui il Sodalizio ha perso il suo più anziano socio e uno dei più autorevoli e insigni rappresentanti delle istanze grigionitaliane nei suoi quasi cent’anni di storia.
Nato a Roveredo il 21 ottobre 1915, dopo gli studi dell’obbligo nel borgo natio, conseguì la maturità federale presso il Collegio Papio di Ascona. Studiò legge presso le università di Milano, Friburgo e Berna, dove si laureò nel 1938 con una tesi sul diritto di famiglia. Sempre presso l’Università di Berna, sotto la guida del prof. Peter Tuor, nel 1940, conseguì il titolo di doctor juris utriusque. Non meno brillante fu la sua carriera nei ranghi dell’esercito di milizia, dove raggiunse il grado di colonnello di Stato maggiore generale.
Nello stesso anno in cui fu insignito del titolo dottorale, Ettore Tenchio aprì uno studio legale nel natio borgo di Roveredo, dove pochi anni più tardi divenne municipale e quindi vicesindaco. Saldamente legato al Partito conservatore, l’impegno di Tenchio a livello comunale fu subito accompagnato anche dal più alto impegno a livello cantonale: deputato al Gran Consiglio retico a partire dal 1943, nel 1950 fu eletto al Piccolo Consiglio dei Grigioni, assumendo per nove anni la direzione del Dipartimento di giustizia e polizia. In questa carica, che gli dava anche competenza nell’ambito dei trasporti, Tenchio si adoperò tenacemente sia a favore della Ferrovia retica sia per l’inclusione del passo del San Bernardino nella rete stradale nazionale. Per due volte, nel 1953 e nel 1957, fu presidente del Governo grigione.
Sull’Almanacco del Grigioni Italiano 1951 così si celebrava la recente elezione di Tenchio al Piccolo Consiglio: «Robusta cultura giuristica ed umanistica, senso umano e acume giuridico, facilità ed eloquenza di parola, studio approfondito, semplicità di costumi, affabilità di tratto e bontà d’animo sono le qualità che lo contraddistinguono e che lo rendono simpatico e popolare non solo ai suoi amici politici, ma anche a numerosi elettori delle altre correnti».
Parallelamente all’attività politica a livello comunale e cantonale, fin da subito Ettore Tenchio fu attivo anche sul piano federale: eletto per la prima volta al Consiglio nazionale nel 1947, a soli trentadue anni, vi rimase sino al 1971, assumendo la presidenza di svariate commissioni. Inoltre, tra il 1960 e il 1968, fu presidente del Partito conservatore cristiano-sociale svizzero. Negli stessi anni Sessanta – oltre a riprendere l’attività legale e notarile presso la capitale retica – fu anche presidente dell’Ente turistico dei Grigioni nonché consigliere e poi vicepresidente dell’Ufficio nazionale svizzero del turismo; dal 1971 al 1980 fu infine anche presidente della Società svizzera di radiotelevisione.
Tra i molteplici impegni assunti da Ettore Tenchio nel corso della sua lunga carriera politica, il Sodalizio non vuole dimenticare quelli concernenti gli interessi del Grigionitaliano come pure il suo sostegno alla Pgi, per conto della quale si batté a Berna per un aumento del sussidio federale a scopi culturali. Per questo motivo e «per la sua preziosa opera durante nove anni di appartenenza al Piccolo Consiglio», nel 1963 la Pro Grigioni Italiano lo nominò suo socio onorario.