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Qualche settimana fa, l’azienda di costruzioni Seiler, in collaborazione con la ditta Vecellio, ha aperto le porte al cantiere dei ponti Scalascia, lungo la strada del Lago di Poschiavo.
Quattro persone hanno fatto da Cicerone alla visita guidata ai cantieri (aperti nel 2014 e programmati fino al 2016) alla quale hanno potuto partecipare ingegnieri, architetti, fornitori, politici, e amici. “Si tratta di una prassi consolidata; – ha affermato Paolo Crameri della ditta Seiler – normalmente, infatti, nei cantieri aperti che riteniamo interressanti organizziamo questo tipo di eventi. L’idea è di dare un’informazione generale sull’esecuzione dei lavori. Qui si spiega come viene eseguito il tutto, in particolare le cose che di solito non si vedono“.
La giornata, che era stata organizzata anche nel 2014, è stata intitolata “Arge da sei a due”, una sottolineatura del fatto che dai sei ponti iniziali si passerà, a fine opera, a due soltanto. Le guide di giornata hanno illustrato le fasi di lavoro più interessanti e significative, come per esempio, il sollevamento di 1 mm del ponte esistente con presse di 50 tonnellate, in modo da poterlo fissare con il nuovo sistema della ditta Seiler.
L’ancoraggio del vecchio con il nuovo, è stato spiegato, è avvenuto grazie a delle barre filettate di diametro 12, con una piastrina 4×4 cm: ce ne sono voluti ben 10 000 pezzi. La parte sud del ponte è stata ancorata con 12 barre di 9 metri nella roccia, il tutto per garantire anche una tenuta antisismica. A nord, invece, il ponte è stato fissato a valle, sulla piatta dove si trova il muro in sasso.
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Altro dato tecnico, estremamente suggestivo, è quello relativo all’estrazione del calcestruzzo col sistema Reprojett: il materiale, infatti, è stato rimosso con una pressione di 3000 bar.
Diverse, infine, le persone che hanno avuto il privilegio di entrare nei cantieri e che hanno manifestato il loro vivo interesse. Ad attenderli, a conclusione della visita guidata, un corposo e succulento rinfresco.