Problematica traffico Livigno: “Un passo avanti”

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Presa di posizione critica di Della Vedova
Tivas: “Speriamo che, oltre alle belle parole pronunciate dal Podestà, possano, col supporto comunale, seguire anche dei provvedimenti cantonali tangibili”.

Cari amici di Tivas,

ben ritrovati a questo appuntamento di mezza estate. Stavolta abbiamo in serbo buone nuove per voi: il nostro Podestà Alessandro Della Vedova ha assunto una posizione pubblica inequivocabilmente vicina a quella di Tivas. Evidentemente, le nostre reazioni nello scorso maggio alle rimostranze dei livignaschi sull’apertura della Forcola e il coinvolgimento di diversi media hanno smosso le acque, facendo piena luce su quella che è la realtà dei fatti: la Valposchiavo è da lungo tempo in una posizione di sudditanza logistica. Finalmente la condizione è del tutto chiara anche nella Ca’ da Cumün.

Il giorno venerdì 24 luglio 2015, la trasmissione radiofonica “Voci del Grigione italiano” ha reso note le opinioni del vertice del Comune di Poschiavo sulla questione del transito attraverso la Valle. Lo stesso giorno l’emittente livignasca “Telemonteneve” ha reso disponibile, in streaming sul proprio sito, un video sul tema che è stato discusso in un lungo e civilissimo confronto tra il Sindaco di Livigno Damiano Bormolini e lo stesso Podestà. Sul sito della RSI e su Youtube sono facilmente reperibili le registrazioni degli eventi.

Ebbene, in entrambe le occasioni Della Vedova ha dimostrato di rendersi perfettamente conto dei pesanti danni a largo spettro che ricadono sulla nostra vallata per via della sua trasformazione in corridoio di transito. Definendo la condizione “sull’orlo del collasso”, egli ha inoltre fatto capire, senza mezzi termini, che occorrono dei provvedimenti da parte del Cantone cui spetta l’amministrazione e la gestione della strada del Bernina e della Forcola. Tanto la RSI quanto Telemonteneve hanno, con i loro servizi, concorso a chiarire la situazione a diverse persone ancora ignare della sofferenza prolungata della Valposchiavo nel contesto involutivo in atto.

Tivas ha sempre fortemente insistito perché i giorni d’apertura della Forcola venissero ridotti e confida che il Cantone possa ogni anno accogliere le ragioni sottostanti. Ciò non riflette comunque il nostro obiettivo primario che verte invece sulle ben più critiche punte e medie estive del transito di veicoli. Giudichiamo tuttavia positivo che da questo oggetto del contendere sia finalmente scaturito un confronto aperto sul tema del traffico sostenibile in Valle. La problematica è così ufficialmente finita sul tavolo delle autorità livignasche e valposchiavine. È un avanzamento fondamentale che non comporta, sia chiaro, il fatto di aver passato la palla: dalla panchina staremo a guardare chi segna.

Le danze sembrano aperte, ma la strada per l’inferno è come al solito lastricata di buone intenzioni. Speriamo che, oltre alle belle parole pronunciate dal Podestà, possano col supporto comunale seguire anche dei provvedimenti cantonali tangibili. Dal tono fermo usato da Della Vedova, le premesse sembrano esserci. Siamo d’altra parte molto diffidenti sull’uso di vocaboli come “compensazione”, subito lanciati di rimando nello studio tv da Bormolini il quale spinge per un’apertura della Forcola anche nei mesi invernali.

Il Sindaco di Livigno e il Podestà di Poschiavo hanno sottolineato che la disponibilità al dialogo di ambo le parti sono elementi favorevoli per giungere a una “buona soluzione”. Noi di Tivas condividiamo questo punto di vista e aggiungiamo che aborriamo ogni polemica sterile e, in quanto tale, stupida (alcuni media ci vanno a nozze). Allo stesso tempo, non possiamo esimerci dal fare un appunto sul succitato concetto di “buona soluzione”, alla luce della richiesta livignasca di una compensazione invernale correlata a interventi volti a rendere sostenibile il transito nella Valposchiavo.

In qualità di promotori della discussione pubblica, evidenziamo infatti che il problema di cui si cerca una soluzione è tutto da una parte, cioè dalla parte di chi lo solleva (noi); e lo è a causa della controparte che, pur usufruendo di un privilegio anacronistico, chiede indennizzi nei termini di quella stessa moneta di cui si è in lunghi anni implicitamente resa debitrice: il traffico di passaggio, appunto. A noi sembra che una siffatta richiesta formulata a priori, a beneficio ampiamente accumulato e senza considerare tutti i possibili termini della questione non lasci trasparire molte intenzioni di riportare la palla al centro.

Molto bene ha fatto il Podestà a non dare in studio il minimo cenno di accoglimento a discorsi che vertano su compensazioni, su presunti cofinanziamenti livignaschi di circonvallazioni valposchiavine (opere che peraltro non attenuerebbero il carico veicolare in Valle) o sull’introduzione di un eco-pass sul lato italiano. Le soluzioni che noi di Tivas riteniamo serie dovrebbero essere a prova di bomba rispetto al sospetto di manovre tese a gettare fumo negli occhi o a prendere tempo. Un approccio coscienzioso alla tutela di un territorio alpino aggredito dalla mobilità non è infatti una questione che si possa trattare come al mercato del pesce.

Le considerazioni sulla protezione del territorio alpino valgono evidentemente anche per la bella natura di Livigno. Se tuttavia lassù il tema non sensibilizza più di tanto le autorità, noi valposchiavini, che invece ci lecchiamo le ferite e siamo ben consapevoli delle minacce incombenti, non possiamo certo metterci ad aspettare con calma approcci politicamente più consoni. Poiché il Sindaco Bormolini ci è parso davanti alle telecamere persona ragionevole e corretta, noi di Tivas speriamo di peccare di malfidenza. Riteniamo tuttavia che, pur restando sempre aperte al dialogo, le nostre autorità debbano tracciare un percorso indipendente e rapido, ricordando l’assenza di accordi stipulati tra i nostri vicini e il Cantone.

Cari amici, in chiusura di articolo vi informiamo che abbiamo nel frattempo preso alcuni primi contatti con esponenti engadinesi che si occupano della protezione dei loro territori e che pure sono afflitti dall’onere viabilistico. Non escludiamo ulteriori sviluppi in merito, né contatti anche con la Bregaglia. Ci attendono inoltre degli incontri per elaborare la giurisdizione svizzera sulla viabilità, in special modo nelle regioni alpine. Ora è però prematuro discuterne. Anticipiamo comunque che, dopo la netta presa di posizione del Podestà, è in vista una riunione tra il Comune di Poschiavo e Tivas.

TIVAS
Luigi Badilatti
Lara Boninchi Lopes
Livio Luigi Crameri
Roberto Weitnauer

P.S.
Cogliamo l’occasione di questa pubblicazione per formulare un paio di richieste estemporanee alle gentili Autorità cantonali preposte al controllo stradale. In Svizzera è da qualche anno diventato dominante nel quadro degli studi e dei provvedimenti ambientalistici il tema dell’inquinamento acustico. Purtroppo, in Valposchiavo se ne parla poco, ma si tratta di un fattore centrale per Tivas. La nostra raccomandazione è semplice e comporta costi minimi: posizionare un preavviso in dogana ed eseguire più frequenti controlli sui motocicli rumorosi, quelli muniti di scarichi aftermarket non a norma. Anche sanzionare il sorpasso (in presenza di striscia continua) delle moto nelle colonne lente, come avviene in altre nazioni, potrebbe contribuire durante i prossimi fine settimana soleggiati a contrastare l’intensità del transito, il rumore e la triste recrudescenza degli incidenti.