Vendita delle auto calata anche del 50%

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Settore in difficoltà
A differenza di quanto sta succedendo nel resto della Svizzera, in Valposchiavo il settore delle auto è in contrazione. IL BERNINA ha approfondito la questione.

Qualche giorno fa sono stati resi pubblici i dati relativi all’immatricolazione di nuove auto. Nel mese di luglio, in Svizzera sono stati venduti circa 30’000 nuovi veicoli: quasi il 10 per cento in più rispetto ad un anno fa. Le cause di questo boom di vendite è da ricercare nell’abbassamento dei prezzi dovuto all’abbandono della soglia minima di cambio tra franco e euro.

E in Valposchiavo? “Qui da noi – racconta Mauro Bottoni dell’omonimo Garage a Campocologno – la vendita delle auto (Suzuki e Honda, Ndr) è diminuita anche del 50% rispetto all’anno scorso”. Massimo Rossi, del Garage Carrozzeria Rossi SA a Li Curt, che registra una contrazione più lieve, aggiunge anche che “il mercato delle auto, qui in valle, non segue mai l’andamento di quello svizzero, anzi, solitamente funziona al contrario”.

Per quanto riguarda i prezzi dei veicoli è utile sapere che, a fronte di una generale diminuzione del 15-16% del nuovo, si registra una forte svalutazione dell’usato: “Tirate le somme – commenta Garage Bottoni – non si sa di preciso cosa ci si guadagna. Per quanto ci riguarda, l’abolizione del cambio fisso – continua – si può dire che ha portato ad una destabilizzazione del mercato”. In sostanza, le leve per stare a galla in questo mercato stagnante, almeno in Valposchiavo, sono la cura dei rapporti con i clienti e la qualità nell’assistenza. Per Garage Bottoni, inoltre, “in questo momento difficile”, è l’usato la fetta di mercato che funziona meglio.

 

A complicare le cose ci sarebbe anche la scarsa collaborazione di alcuni garage valposchiavini che, dovendo acquistare marchi di auto di cui non sono concessionari, si appoggiano a rivenditori esterni. “A lungo andare – ha commentato un venditore – questo comportamento potrebbe ritorcersi contro di noi”. Emblematico, in questo senso, l’esempio che ci è stato riferito riguardo un dipendente di una grossa ditta valligiana che ha scelto di acquistare un’auto su Internet. Alla domanda di un suo amico, “per quale motivo non hai comperato qui in valle”, è stato risposto: “perché sul web costava di meno”.

Pochi giorni dopo, lo stesso dipendente ha chiesto al suo amico a chi poteva chiedere, qui in valle, per l’apprendistato della figlia. “Se da una parte sottraiamo lavoro alla valle – ha concluso il rivenditore – dall’altra non possiamo aspettarci miracoli”.