I runchett ottengono 16.500 franchi
Mercoledì 26 agosto 2015 si è svolta la cerimonia di consegna del premio di Pro Natura Grigioni al progetto di recupero dei 17 ettari di terrazzamenti in zona Sotsassa. Il progetto è stato promosso dall’Ente frazionale Borgo-Cologna, patrocinato dal Comune di Poschiavo e affidato all’ufficio di pianificazione paesaggistica Cortesi Pianifica.
Ha suscitato molto interesse la conferenza pubblica per la consegna del premio dell’associazione Pro Natura Grigioni, che ha voluto così festeggiare il 50° anniversario dalla sua fondazione. 50.000 franchi da assegnare a 3 dei 27 progetti che si sono presentati alla competente giuria.
Renato Isepponi, presidente dell’Ente frazionale Borgo-Cologna e primo promotore del progetto di recupero, ha espresso “piacere nel vedere così numerose e diverse persone interessate ai muri a secco e al recupero di spazi di vita che in un mondo così tecnologico perdiamo sempre di più”.
A portare il saluto delle autorità poschiavine il luogotenente Franco Vassella, che ha sottolineato l’importanza, per le zone periferiche, di “puntare su prodotti di nicchia come questo; come patrocinatore – ha aggiunto – il Comune di Poschiavo si rallegra per il raggiungimento di questo risultato”.
[AFG_gallery id=’200′]
A seguire ha preso la parola la consigliera nazionale Silva Semadeni che, in veste di presidente di Pro Natura, ha ricordato quando da bambina frequentava i runchett presi in affitto dalla famiglia. “La tecnica del terrazzamento è antica, – ha detto Semadeni nel suo discorso – anche a Poschiavo risale a tempi ormai remoti. Negli Statuti landolfini del 1550 leggiamo che è proibito roncare sul territorio comunale senza permesso dell’autorità… Non c’è che da rallegrarsi – ha aggiunto soddisfatta – per la realizzazione di questo progetto! La mia esperienza mi dice che, per progetti belli, il denaro necessario si trova”.
Successivamente ha preso la parola Luca Plozza, brusiese trasferitosi in Mesolcina, membro della giuria che ha decretato i vincitori. “I progetti – ha rivelato – sono stati analizzati seguendo 19 criteri, che possono essere raggruppati in sei categorie”: biodiversità, paesaggio, didattica, innovazione, esemplarità (progetto esportabile in altre realtà) e sostenibilità.
A raccontare i segreti del recupero dei terrazzamenti in zona Sotsassa è stato l’applauditissimo architetto paesaggistico Martina Menghini-Cortesi. “Quando mi hanno parlato del progetto – ha raccontato – mi sono resa conto che c’era un valore enorme che stavamo perdendo”. Il progetto di recupero è in grado di fare leva su almeno quattro aspetti: agricoltura, turismo, cultura e sicurezza del territorio.

“Possiamo dire – ha aggiunto Martina – che da quattro anni facciamo piccoli passi e, in questo percorso fatto di passione e riconoscimenti, sempre più gente ci crede”. Il percorso, infatti, non finisce qui; i prossimi passi previsti per il biennio 2015/2016 sono:
- la realizzazione di un sentiero panoramico
- la realizzazione di un sentiero goloso grazie alla collaborazione di ProSpecieRara Svizzera che coltiverà piantine di bacche
- il ripristino di altri muri a secco (magari con la collaborazione del Polo Poschiavo)
- la realizzazione di nuove coltivazioni (tra cui per esempio lo zafferano o l’anice per produrre il nostro pane).
Al termine della presentazione la consegna dell’attestato da parte di Pro Natura e l’acquisita consapevolezza che il progetto di recupero dei terrazzamenti in zona Sotsassa rappresenta per la Valposchiavo un patrimonio inestimabile da preservare.
Articolo correlato: