Retrospettiva sulla festa campestre di San Carlo
(di A. Isepponi)
Anche se è ormai autunno inoltrato, IL BERNINA ha voluto gettare uno sguardo verso l’estate appena trascorsa. Un’estate segnata da vari eventi, come per esempio le feste campestri di Prada e San Carlo. A un paio di mesi di distanza, ci siamo chiesti che cosa rappresentano per la popolazione.
Il dieci luglio scorso si aprivano le danze in quel di San Carlo. Più precisamente si svolgeva la festa campestre, un evento diventato ormai tradizionale, le cui origini risalgono addirittura agli anni ’70, anche se la data della prima vera manifestazione campestre è sconosciuta anche agli organizzatori. Per l’edizione di quest’anno c’era una novità: la festa a tema country. Cucina, musica e bar, infatti, richiamavano il vecchio west.
Negli anni passati sono state varie le proposte presentate al pubblico. Per esempio, negli anni ottanta, durante la festa c’erano delle gare di ballo, dove i partecipanti si sfidavano a più riprese. Al termine della manifestazione veniva designata la coppia vincitrice e si concludeva così l’evento. Altra attività proposta negli anni passati era una tombolata con ricchi premi, cosa molto apprezzata dai partecipanti. I membri del Circolo Giovanile di San Carlo, nelle passate edizioni, hanno sempre modificato le proposte per la festa, cercando così di soddisfare diverse aspettative.
Un’altra differenza che si può notare è la musica. Le prime edizioni erano accompagnate da musica dal vivo e dalle coppie che ballavano il liscio, mentre ora vengono ingaggiati dei dj e dalle casse risuona musica più moderna. A detta di alcuni questo fatto scoraggia i più anziani a partecipare; infatti, la festa campestre è diventata molto gettonata, soprattutto tra i più giovani. Il Circolo di San Carlo tenta comunque di coinvolgere tutta la popolazione e, specialmente durante le prime ore della serata, sono parecchie le famiglie e i bambini presenti all’evento.
Rispetto alle primissime edizioni, ora la manifestazione è molto più grande. In origine non c’erano capannoni e i festeggiamenti, che duravano una sola serata, avvenivano sotto le stelle. L’idea era venuta al comitato del Circolo Giovanile di San Carlo di allora che cercava un modo per mettere un po’ di soldi in cassa e al contempo divertire la popolazione. Con il passare degli anni sono stati introdotti i capannoni e i festeggiamenti cominciano il venerdì sera per terminare la domenica mattina. Il bar della festa, il Balbalera, invece, esiste da sempre ed ormai è diventato parte indispensabile.
La festa campestre di San Carlo è sicuramente l’evento principale organizzato dal Circolo. Vari sono i fattori che possono determinarne la buona riuscita e, uno di questi, è sicuramente la meteo. Infatti, anche il comitato del Circolo Giovanile di San Carlo commenta: “Siamo molto contenti della festa di quest’anno che ha avuto buon esito anche grazie al bel tempo. Inoltre, grazie appunto all’esperienza positiva dell’edizione passata abbiamo già deciso le date per quella dell’anno prossimo!“.
Alice Isepponi
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