Opera degli artisti Paolo Pola e Cristiano Paganini
(di P. Pola)
Sabato 19 dicembre 2015, al cospetto di una sessantina di persone, ha avuto luogo a Brusio la cerimonia d’inaugurazione della nuova fontana situata fra la casa comunale e il sagrato della Parrocchia San Carlo Borromeo, concepita dall’artista Paolo Pola e modellata dallo scultore Cristiano Paganini.
La nuova fontana è costituita da un monolito in nuvolato verde, opera di un’avvincente coppia d’artisti di casa nostra, Paolo Pola e Cristiano Paganini. L’ubicazione scelta è quella della vecchia fontana consorziale, demolita nel 2014 in occasione del rifacimento del ponte sulla strada cantonale. Come ricorda il Presidente del Consorzio acqua potabile di Brusio, Giancarlo Plozza, nel suo discorso inaugurale, la prima fontana del Borgo si trovava sulla stessa piazza, accanto alla scalinata che scende sul sagrato. Era costituita dal lavatoio, dove le donne lavavano i panni, e dall’abbeveratoio per il bestiame. Come in tutte le comunità di un tempo, la fontana rappresentava soprattutto anche un punto d’incontro e d’aggregazione, luogo in cui ci si poteva intrattenere scambiandosi le novità del giorno, nell’adempiere le faccende quotidiane.
Quell’immagine pittoresca ed evocativa è stata ripresa nel nuovo progetto, in cui la fontana assurge a “centro” concepito quale punto di conversione, insostituibile riferimento in cui confluisce l’identità del villaggio. Una fontana, dunque, non più concepita quale classico lavatoio, ma – per riprendere una citazione di Giancarlo Plozza – “un monumento simbolo della nostra storia e della nostra cultura, un’attrattiva per i passanti che ne ammireranno il geniale progetto e la squisita realizzazione“.

L’idea di affidare all’artista Paolo Pola l’allestimento del progetto è nata da Roberto Nussio, che ha proposto all’assemblea del Consorzio acqua potabile di Brusio questo suo proposito, accolto dalla stessa con entusiasmo. “Ve la immaginate – queste le parole di Roberto Nussio – costruita con un sasso che non sia del nostro Comune? Che non sia un monolito, ‘n crap? Le cui forme non ricordino il nostro carattere che spesso ancora ci sorprende? Che tu non possa guardarla e sentire l’acqua che la bagna in santa pace, seduto magari su di una comoda panchina? È proprio per questo che per il progetto ci siamo rivolti a Paolo Pola“.
Il fatto che la realizzazione dell’opera non poteva che essere affidata ad uno scultore di casa nostra viene parimenti sottolineato da Roberto Nussio, che così si esprime:” Come si poteva non affidare l’incarico a Cristiano Paganini, le cui doti d’artigiano e artista creativo sono fonti di elaborazioni superbe? È proprio per questo che è stato usato il verde nuvolato per la fontana e un masso della Roscellina per la panchina: le pietre che più ci contraddistinguono”.

La cerimonia d’inaugurazione, che ha definitivamente consegnato l’opera alla comunità, è stata tanto sobria quanto significativa, in certi momenti anche allegra e gioiosa, come l’acqua che sgorga radiosa dal tubo d’ottone, proveniente dalla sorgente “Ruineli”. Il Sindaco Arturo Plozza, nel suo breve ma eloquente saluto, tra il serio e il faceto, ha azzardato addirittura similitudini con la fontana di Trevi, per realizzare la quale ci sono voluti ben trent’anni, in cui si sono avvicendati dieci differenti artisti. Il paragone per affermare che, anche la realizzazione della fontana di Brusio ha richiesto il suo tempo, perché, alla pari della più famosa fontana, di un’opera d’arte si tratta, ed è stata progettata da un solo artista, altrettanto importante, perché esclusivamente di casa nostra.
Purtroppo assente Paolo Pola, fermato da un’influenza che lo ha costretto a casa, al quale è stata manifestata immensa gratitudine per aver completamente offerto il proprio lavoro.

Non resta dunque che sedersi sulla splendida panchina, ispirata ai palchi degli antichi teatri greco-romani, e lasciarsi trascinare dal quello scroscio soave, determinato dalla nuova fontana del Borgo, definita da Giancarlo Plozza “zampillante e chiacchierina“.
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