Circoli addio

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Definitivamente aboliti dalla riforma territoriale
(di P. Pola)
L’entrata in vigore della riforma territoriale, avvenuta lo scorso 1. gennaio 2016, ha scritto per sempre la parola fine sui Circoli, storici enti pubblici di livello intermedio, per oltre 150 anni veri e propri pilastri istituzionali nel nostro Cantone.

Probabilmente nessuno se ne è accorto ma, il 31 dicembre 2015, hanno cessato d’esistere i Circoli nella loro forma istituzionale. Rimangono ancora quale circondario per le elezioni in Gran Consiglio, ma unicamente per ciò che concerne il perimetro territoriale. Si chiude dunque definitivamente il sipario su uno degli organismi più importanti della storia istituzionale del nostro Cantone. La fine operativa era di fatto già intervenuta a fine 2010, con la dismissione di tutte le competenze giudiziarie. L’inutile agonia si è quindi protratta ancora durante questi ultimi 5 anni, periodo in cui la maggior parte dei 39 Circoli presenti sul territorio cantonale è stata tenuta in vita con i pochi compiti amministrativi ancora rimasti.

Gli stemmi dei 6 Circoli del Grigioni Italiano

 

A partire dalla metà dell’Ottocento e fino alla fine del secolo scorso, i Circoli hanno sempre rivestito un ruolo di prim’ordine nel contesto politico ed istituzionale dei Grigioni. La figura del Ministrale ha rappresentato una tra le più importanti cariche pubbliche, rivestendo a lungo tempo potere sia in ambito politico che giudiziario. A seguito di varie riforme giudiziarie, avvenute a cavallo fra gli anni Novanta e Duemila, ma in special modo in virtù della riforma territoriale appena entrata in vigore, la carica del Presidente di Circolo è stata segnata da un lento, ma inesorabile declino.

Fino alla fine del 2000 i Tribunali di Circolo fungevano ancora da autorità giudiziaria di prima istanza nelle cause penali. Dopo l’accorpamento di detti collegi giudicanti ai Tribunali distrettuali, a partire dal gennaio 2001 il Presidente di Circolo ha assunto il ruolo di giudice unico nelle procedure penali per crimini e delitti di entità meno grave, vale a dire con comminatoria detentiva minore o uguale a 90 giorni. In ambito civile, oltre ad aver sempre esercitato la funzione di “giudice di prime cure”, al Presidente di Circolo è stata affidata, con stessa decorrenza, anche la giudicatura di pace.

Gli stemmi dei 39 Circoli nella sala del Gran Consiglio retico

 

Spogliata totalmente delle competenze giudiziarie, l’importante autorità di un tempo è stata confinata in un angolo insignificante del sistema politico cantonale. Peccato, in quanto gli ultimi 5 anni d’interregno potevano essere evitati, scongiurando così una fine poco decorosa per una carica che, lo si voglia o no, ha rivestito e svolto un ruolo da protagonista nella storia del nostro Cantone. Che i Circoli non abbiano più trovato posto in un contesto istituzionale più snello e moderno è comprensibile e anche conseguente, com’è logico e naturale che, ai tempi nostri, non ci sia più spazio per la figura del giudice laico. Per rispetto al passato, la loro uscita di scena meritava però più accortezza e sensibilità.

Ritengo pertanto doveroso restituire a questa istituzione l’immagine ed il prestigio che l’ha contraddistinta, per una definitiva consegna alla storia più dignitosa e consona ai fasti di un tempo.