La Valposchiavo vista da una studentessa di Milano

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Poschiavo e Tirano unite sotto un unico brand?
(di M. Travaglia)
Si chiama Silvia Mor la studentessa 23enne di Milano che in questi mesi sta scrivendo una tesi sul destination branding, e su come una marca possa andare oltre i confini, dialogando con e per le persone, creato senza uno scopo puramente turistico.

Il progetto concreto si basa sulla creazione di un’unica immagine visiva, un logo, per le zone di Poschiavo e Tirano, con l’obiettivo di sintetizzare le caratteristiche ed i valori delle due destinazioni affinché gli abitanti possano sentirsi identificati.

Silvia sta concludendo il 5° anno di Design della Comunicazione alla NABA di Milano, la Nuova Accademia delle Belle Arti. Nel giugno di quest’anno è stata per la prima volta a Tirano e a Poschiavo; grazie al superamento di una selezione è riuscita, infatti, a prendere parte al workshop di approfondimento sugli strumenti stabiliti dalla Convenzione dell’Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, organizzato dalla Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia in collaborazione con ERSAF.
A Tirano e Poschiavo ci è poi tornata sul finire del 2015 per intervistare il Sindaco di Tirano Franco Spada e l’ex presidente di Regione Valposchiavo Cassiano Luminati.

Secondo quanto hai visto e studiato, è quindi possibile unire Poschiavo e Tirano sotto un unico logo?
Si tratta di un territorio ampio, con al centro un confine, con alle spalle una grande storia e quindi con una forte identità. Non sono ancora arrivata alla fine di questo mio progetto ma sicuramente voglio provarci a creare un’immagine visiva che rompa le barriere, create dall’uomo, di confine. Si tratta di un argomento fortemente discusso anche in questi giorni a Milano durante l’International graphic design week organizzata da Aiap. Certamente non sarà semplice riuscire a sintetizzare attraverso un segno grafico il più semplice possibile, due comunità dall’identità forte, ma questa voglia di collaborare è già tangibile grazie ai molti progetti che ci sono, (per esempio quello portati avanti da Iterreg Italia-Svizzera da cui nasce il progetto ECHI, il trenino rosso, la via delle vigne…), e grazie a tutte le persone che ogni giorno valicano quel confine.

Silvia a Santa Perpetua, Tirano

Che idea ti sei fatta di Poschiavo e dei suoi abitanti? E quali sono le differenze con l’Italia?
Poschiavo e Tirano, sono entrambe innovative, in alcuni progetti sulla stessa linea d’onda, in altri meno come il progetto Smart Valley prettamente legato alla Valposchiavo. Il rappresentante di Regione Valposchiavo si muove verso le grandi città. Cassiano Luminati l’ho incontrato più spesso a Milano agli eventi di Regione Lombardia.
Appunto perché entrambe sono interessanti e con tanta voglia di fare che, se le due realtà si unissero di più, andando oltre ai campanilismi e al proprio orticello, si potrebbe creare qualcosa di ancora più grande. Credo che abbattendo i muri, trovando punti in comune, ma sempre mantenendo la propria identità che si costruisce a livello comunicativo e a livello umano.