Itinerario per ciaspole 100% made in Valposchiavo

0
306

Guarda le foto
(di A. Pola)
Un notevole numero di partecipanti ha accolto questa mattina l’invito del Comune di Poschiavo (con la cooperazione dell’Ente turistico Valposchiavo) all’inaugurazione del primo percorso ufficiale per ciaspole segnalato in Valposchiavo.

Il ritrovo è stato presso la stazione ferroviaria di Poschiavo, da dove i partecipanti sono partiti in treno alla volta di Cavaglia. Scesi alla stazione di Cavaglia e infilati gli scarponi nelle ciaspole, i partecipanti si sono poi diretti verso l’imbocco della Val di Pila, nei pressi della fontana al centro del paesello, dove è seguita la cerimonia inaugurale con taglio di nastro, presieduta da Renato Isepponi (consigliere comunale), Romeo Lardi (guida escursionistica e promotore) e Kaspar Howald (direttore dell’Ente turistico).

Isepponi ha brevemente sottolineato il fatto che quest’offerta sia un ulteriore tassello della strategia sul turismo del Comune di Poschiavo, in piena sintonia con la natura. Lardi ha quindi illustrato il tracciato nel dettaglio: un percorso di 4 km per un dislivello complessivo di 80 m, dotato di una segnaletica color rosa ancora provvisoria. Il percorso si snoda dal centro di Cavaglia in direzione Val di Pila, passa il torrente all’altezza di un ponticello e rientra sul sentiero che da Alp Grüm scende verso Cavaglia. Si dirige poi verso destra rimanendo nel bosco fin oltre la pittoresca centrale idroelettrica e riporta alla stazione ferroviaria seguendo l’argine sinistro del Cavagliasco. Questa è la prima tappa, dopodiché, nel corso del 2016 ne è prevista una seconda con il prolungamento del medesimo tracciato verso Cavagliola e il Giardino dei ghiacciai. Il Comune avrebbe poi intenzione di ampliare l’offerta per ciaspolate ad una quota più bassa, nella zona tra Viale e Selva.

Vediamo quindi come le ciaspole (dal termine “ciaspe”, in uso nel ladino della Valle di Non) e l’attività sportiva ad esse legata diventino sempre più popolari anche nelle nostre montagne. Significativa a questo proposito è stata la presenza all’evento di Davide Bondolfi (classe 1942), un pioniere delle ciaspolate in Valposchiavo, che pratica quest’attività da ormai più di trent’anni. All’inizio Davide organizzava gite guidate con gli sci da alpinismo, ma ben presto si accorse che i partecipanti raramente avevano la preparazione per affrontare le discese nella neve fresca. Così pensò alle “racchette” da neve, che in valle venivano prevalentemente usate dai cacciatori per seguire le orme della lepre bianca. Con degli amici si mise pure a costruirne in modo artigianale proprio come quelle che ancora oggi porta ai suoi piedi. A dare lustro all’evento c’era anche Marco Lavizzari, un non vedente di San Carlo, accompagnato dalla moglie Maria, grazie ad una speciale imbragatura.

Itinerario per ciaspole 100% made in Valposchiavo

Attrezzature per non sprofondare nella neve fresca sono note fin dalla notte dei tempi, pure gli sci fanno parte della categoria, ma queste singolari “racchette” da neve, sopra le quali vanno fissate le nostre calzature, sembra fossero particolarmente diffuse presso i nativi del Nord America. La struttura consisteva in un listello o ramo di frassino a forma ovale, con rinforzo trasversale e intelaiatura in pelli animali.

Chi da anni pratica questo sport sa che ciaspolare sulla neve significa mettersi a tu per tu con la natura, gustare senza fretta l’azzurro del cielo misto al bianco della neve e assaporare le verdi fragranze del bosco. Lasciando i rumori della vita ordinaria altrove e respirando il silenzio della montagna ancora inviolata.

Achille Pola