Inaugurazione alle ore 18 in Strada San Giovanni
(di I. Falcinella)
Wanda Niederer, questo il nome della donna che da anni si è completamente dedicata all’arte della saponificazione e che ha poi deciso di aprire la sua bottega nel cuore del Borgo.
La passione di Wanda per il sapone nasce in Sicilia circa 6 anni fa, quando un olivicoltore le regala 6 saponette prodotte con il suo olio e le spiega che, anche con poche nozioni chimiche di base, è possibile creare qualsiasi tipo di sapone.
Rientrata dal soggiorno siciliano, Wanda cerca su internet il metodo per creare le saponette e da quel giorno inizia a riempire la casa di creazioni per se stessa, per il marito e per gli amici. Quando lo spazio in casa inizia a scarseggiare, decide di vendere, con ottimi risultati, i suoi prodotti al mercatino estivo di Poschiavo. Poi, circa un anno fa, passando davanti all’ex fruttivendolo Paganini ormai semivuoto, nota un lavandino e un bancone ed esclama: “Questo è il posto adatto per me”.
La signora Niederer usa la lavorazione del sapone a freddo, con soda caustica a 45°, analizzando, studiando e sperimentando ogni tipo di mistura, per creare saponette adatte ad ogni occasione. Usa esclusivamente prodotti naturali ed ha molto a cuore la salvaguardia dell’ambiente e il riciclo: infatti, per certi tipi di sapone utilizza dei contenitori in vetro soffiato, che una volta svuotati possono essere riutilizzati in altro modo o anche essere riportati in negozio per riempirli nuovamente.
Le saponette, una volta prodotte, vanno lasciate seccare almeno 3 mesi; per aumentarne la compattezza e dare un equilibrio al prodotto si può anche aggiungere burro di cacao. Il packaging riveste un ruolo fondamentale nelle strategie di marketing di Wanda: su ogni prodotto è chiaramente riportata la lista degli ingredienti utilizzati, corredati da un’immagine della Valposchiavo creata da Esther Roos.
“Per i turisti – ci racconta Wanda – è un incentivo all’acquisto vedere le immagini della Valposchiavo sull’etichetta; per ricordare il loro soggiorno vengono invogliati a prendere questo souvenir. Molto importante, per il cliente, anche la lista di ingredienti utilizzati: l’ho notato durante i mercatini estivi qui a Poschiavo. Ci tengo a promuovere la Valle nelle mie creazioni”.
Nel campionario di saponi c’è anche la saponetta con l’olio di Iperico, raccolto direttamente dalla signora Niederer in valle, un prodotto che se non è proprio 100% Valposchiavo, poco ci manca.
“Se escludiamo la soda caustica, i miei prodotti sono talmente naturali che si potrebbero mangiare; – prosegue Wanda Niederer – le colorazioni e i profumi sono tutti diversi: si va dai prodotti per la rasatura dell’uomo o con minor profumazione, alle saponette alla banana, al cetriolo, al miele, al caffè, alla calendula, ecc. Si può usare praticamente ogni sorta di ingrediente naturale e io mi diverto a sperimentare. Per esempio, i gusci di noce danno una colorazione marrone e un profumo di bosco al sapone, l’olio brasiliano di alkanna mescolato ad olio di oliva diventa rosso e, aggiungendo soda caustica, varia nel blu”.