Anche il Tribunale boccia l’iniziativa sulla Caccia speciale

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Sarebbe in disaccordo con la legge federale sulle foreste
(di I.Falcinella)
Il Gran Consiglio, lo scorso 9 febbraio, aveva dichiarato nulla l’iniziativa popolare, accompagnata da 10’229 firme, che chiedeva di abolire la caccia speciale, riconoscendo una manifesta violazione del diritto di rango superiore. Recentemente, anche il Tribunale amministrativo si è espresso nella stessa direzione. 

 

L’iniziativa presentata voleva eliminare il periodo di caccia speciale e limitare il calendario venatorio ad un massimo di 25 giorni di apertura nel periodo tra settembre e ottobre. Tale ricihesta è stata presentata sotto forma di progetto elaborato e questo ha dato poco margine per correggerne eventuali vizi; infatti, entrambi gli organi a cui è stata sottoposta sono stati concordi nel dichiararla nulla.

A tal proposito sono state commissionate dal Governo due perizie: una giuridica e una selvatico-biologica. Si è così appurato che, approvando quest’iniziativa si sarebbe andati ad intaccare la legge federale sulle foreste e uno dei suoi obiettivi: limitare i danni causati dalla selvaggina (senza la caccia speciale non sarebbe possibile).

La regolazione del numero di cervi e caprioli non sarebbe più possibile né a livello qualitativo né a livello quantitativo, andando ad accrescere la popolazione di questi animali e causando più danni che benefici.

Il prossimo passo possibile per gli iniziativisti potrebbe essere quello di impugnare la sentenza davanti al Tribunale federale.

Ivan Falcinella
Membro della redazione