Giunta: decisione rinviata per il teleriscaldamento a Viale

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All’ordine del giorno anche l’impianto d’irrigazione e la centralina “Val Pednal”
(di P. Pola)
Tre i progetti presentati durante la seduta di Giunta di lunedì 11 aprile 2016. Il teleriscaldamento a Viale, con la richiesta di un credito d’impegno momentaneamente rinviata dal Legislativo e, alle trattande 6 e 7 dell’ordine del giorno, le informazioni relative all’impianto d’irrigazione e al progetto centralina “Val Pednal”.

 

Giunta caratterizzata da molti argomenti quella di lunedì 11 aprile 2016, in cui non sono mancate le discussioni, animate in special modo dalle frazioni politiche PLD e UDC, le cui argomentazioni sono comunque sempre avvenute all’interno di un dibattito cordiale e senza astiosità. Dopo le trattande d’entrata, il primo punto all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del messaggio relativo alla votazione popolare sul Centro Sanitario Valposchiavo, in calendario domenica 05 giugno 2016.

Il messaggio, in merito al quale il legislativo è chiamato a statuire, contiene tutte le informazioni all’indirizzo della popolazione relative al progetto di fusione degli attuali tre enti sanitari, Ospedale San Sisto, Casa Anziani e Spitex, in un unico centro sanitario. Riassumendo, si tratta di convergere i tre comparti, che attualmente dispongono di un’entità giuridica propria, con rispettivo sistema organizzativo, in un’unica fondazione di diritto privato. Quest’ultima soluzione è stata preferita alla forma pubblica, dopo vari approfondimenti e verifiche con i competenti enti istituzionali, fra i quali anche l’Autorità cantonale di vigilanza sulle fondazioni. Stando al messaggio, questa forma giuridica, rispetta i ruoli e le responsabilità delle singole strutture, garantisce la necessaria libertà d’azione ed è in piena sintonia con le direttive emanate dal Cantone. Riepilogando, invece, gli argomenti che hanno condotto all’elaborazione di un simile progetto, va annoverato il proposito di rafforzare l’integrazione e il coordinamento tra le diverse unità operative, di sviluppare le potenzialità e di valorizzare al massimo le risorse disponibili in un contesto con norme fortemente vincolanti. In sintesi, la riorganizzazione dovrebbe permettere di assicurare servizi, compresi quelli decentralizzati, in una prospettiva di lungo periodo.

La commissione preposta alla valutazione del messaggio, nominata in occasione della precedente Giunta, ribadisce, per bocca del suo presidente Fulvio Betti, d’aver analizzato in modo esaustivo e capillare i vari contenuti e d’aver posto eventuali modifiche o aggiunte, in consultazione anche con il Capo dipartimento e il coordinatore. Lo stesso Betti tiene ancora a precisare che la Giunta non aveva alcuna competenza riguardo la preparazione dello statuto, né tantomeno aveva facoltà di porre modifiche allo stesso in modo unilaterale. La discussione seguita alla presentzione ha toccato punti fra i quali la rappresentanza paritetica all’interno del Consiglio di Fondazione fra i Comuni di Brusio e di Poschiavo, che alcuni membri di Giunta avrebbero voluto più congrua in considerazione della grandezza dei Comuni, e l’organigramma del nuovo Centro Sanitario, in merito al quale è pure stata proposta una differente separazione fra settore strategico ed operativo, proposta in seguito respinta. Il messaggio, in vista della votazione popolare del prossimo 5 giugno, è stato quindi approvato all’unanimità dalla Giunta.

La richiesta di un credito d’impegno di 330’000 franchi, proposta alla trattanda 5, per l’allacciamento del nuovo punto d’appoggio a Viale al riscaldamento dei magazzini comunali, si rifà alla domanda dell’Ufficio tecnico dei Grigioni inoltrata ad inizio dicembre 2015. In collaborazione con l’ufficio tecnico Reto Cortesi, il Comune ha effettuato i dovuti calcoli di redditività, con il paragone tra le diverse varianti. Il Consiglio comunale ha così deciso, a mano della Giunta, di allacciare il nuovo punto d’appoggio, ed eventuali altri interessati nelle immediate vicinanze, al teleriscaldamento dei magazzini comunali. La decisione dell’Esecutivo contempla la variante completa, risultante più costosa, ma con il vantaggio di risolvere i problemi presso i magazzini comunali, relativi alla sostituzione a corto termine della caldaia e, nel contempo, di offrire un allacciamento ai vicini interessati. Il credito d’impegno prevede la costruzione del nuovo silo per il cippato e la sostituzione della caldaia attuale con una di 140kW, la costruzione di una condotta di allacciamento fino al nuovo punto di appoggio e l’allacciamento del nuovo magazzino della ditta Lanfranchi, permettendo così di ampliare l’offerta di energia rinnovabile prodotta dal Comune di Poschiavo. I vantaggi per il Comune risultanti da questa soluzione sono da ricondurre in una maggiore fornitura di energia rinnovabile e un rispettivo aumento della vendita di legna, una sostituzione pianificata della caldaia, un maggior carico del silo e un costo interessante della produzione d’energia. Relatore del progetto è stato l’ingegnere forestale Diego Battilana, resosi pure disponibile per il chiarimento dei dettagli relativi agli aspetti tecnici.

Concorde nel giudicare sicuramente difendibili i principi del progetto, la discussione della Giunta verte però da subito sugli aspetti squisitamente finanziari, in merito ai quali, l’UDC, mostra perplessità relativamente ai calcoli presentati e in special modo sul fatto che, il Comune, debba addossarsi il maggior onere sul costo dell’energia. A tal proposito il PLD, per il tramite del proprio Consigliere Reto Capelli, propone che tutte le parti coinvolte abbiano un approccio solidale al progetto, nella misura in cui non debba essere solo il Comune a dover essere gravato degli oneri superiori, ma che gli stessi siano equamente suddivisi su tutti i partner coinvolti. Se gli stessi partner non dovessero essere d’accordo con la riformulazione dei costi a proprio carico, il Comune deve senz’altro rinunciare al progetto, optando per la variante zero, che prevede semmai solo la sostituzione della caldaia, risultante ormai vetusta. Segnalati ancora i proposti di Poschiavo Viva volti al sostegno del progetto come proposto dal Consiglio comunale, la Giunta approva con 11 voti favorevoli contro 3 la proposta del PLD, sconfessando pertanto il parere dell’Esecutivo.

Il punto 6 all’ordine del giorno prevede la presentazione da parte di Luca Daguati, dello Studio d’ingegneria Donatsch + Partner, del progetto impianto d’irrigazione. Gli scopi di questa importante opera vanno ricercati nella necessità di far fronte ai cambiamenti climatici, nella garanzia della produzione agricola e del mantenimento della qualità del paesaggio, nel miglior sfruttamento delle risorse indigene per un approvvigionamento ottimale, nella riduzione al minimo della dipendenza da terzi per la produzione di foraggio e infine nel rafforzamento del settore agricolo e di tutta l’economia. L’impianto d’irrigazione permetterebbe pure di creare una sinergia con il progetto di sfruttamento della Val Pednal, la cui presentazione viene effettuata alla trattanda 7 dallo Studio d’ingegneria Straub di Coira. I costi del progetto d’irrigazione ammonterebbero a 7.6 milioni di franchi, di cui a carico del Comune 1.2, mentre per lo sfruttamento della Val Pednal, a fronte di un investimento attorno agli 8 milioni di franchi, dovrebbe generare una redditività annua, al netto delle imposte, di 213’000 franchi. Ambedue gli studi torneranno comunque sui banchi di Giunta per la relativa discussione ed eventuale approvazione.

Le ultime tre trattande, prima di varia ed eventuali, prevedono l’approvazione da parte della Giunta di piccole modifiche riguardo il Regolamento sulle tasse per la raccolta dei rifiuti, l’ordinanza d’applicazione alla legge sugli acquedotti e l’ordinanza d’applicazione alla legge sulle fognature. Al fine di poter semplificare l’incasso ed evitare inutili discussioni, l’amministrazione propone di aggiungere ai relativi paragrafi che, il contributo minimo, è “di una persona”. Le proposte di modifica vengono approvate all’unanimità dal Legislativo, con l’aggiunta di escludere gli apprendisti laddove non ancora previsto.

Seduta emblematica quella di lunedì scorso della Giunta comunale, che ha evidenziato una volta di più come il Legislativo stia ponendo l’accento su un severo controllo delle finanze comunali, anche a costo di allargare il divario con l’Esecutivo. Sintomatiche nel contesto le parole di Reto Capelli, dopo la votazione in merito al credito d’impegno per il teleriscaldamento a Viale: “Il Consiglio comunale è tenuto a portare proposte economicamente sostenibili, se non vuole che le stesse vengano sistematicamente bocciate dalla Giunta”.