Varo previsto per il 28 maggio
(di M. Travaglia)
Nel pomeriggio di oggi, in occasione del Badoz in gir 2016, è stata presentata al pubblico, a Le Prese, la barca Sassalbo, pronta a fare il suo debutto sul lago di Poschiavo sul finire di maggio.
Una cinquantina di addetti ai lavori nel campo del turismo hanno avuto il privilegio di essere i primi ospiti ufficiali dell’imbarcazione Sassalbo. L’occasione è stata quella del Badoz in gir 2016 (di cui avremo modo di parlare nelle prossime ore), l’annuale pomeriggio d’informazione e scambio tra albergatori, ristoratori e non solo.
Portata in Valposchiavo dall’associazione Amici del Lago, grazie a un’idea di Flavio Lardi, che ha potuto contare anche sul supporto di Bruno Bächlin e Marcello Gervasi, la barca si trova ancora “parcheggiata” là dove, il 30 settembre scorso, era stata lasciata dopo il suo arrivo dal Lago dei Quattro Cantoni.
Gli ospiti, salita una scalinata, si sono potuti accomodare nei 49 posti a sedere ed hanno anche approfottitato di un ricco banchetto preparato per l’occasione. Dopo un breve discorso di benvenuto da parte di Kaspar Howald e Marcello Gervasi, la parola è passata al presidente dall’associazione Amici del Lago, Flavio Lardi, che ha rivelato alcuni dettagli del progetto.
L’imbarcazione, che sarà varata molto probabilmente il 28 maggio, sta ancora aspettando la realizzazione del porto. Ma sono già diversi gli eventi pensati per sfruttarla al meglio. Si va dal semplice noleggio fino ad arrivare a diverse proposte, tra cui cene a tema, romantiche, feste private, aziendali, ma anche momenti di gioco per bambini, come per esempio l’evento denominato “Pirati del lago”. Questi e altri dettagli sono reperibili sul sito www.sassalbo.ch, lanciato in rete proprio in giornata.
Di fondamentale importanza, come ha sottolineato Flavio Lardi, sarà l’adesione (già attualmente numerosa) dei ristoratori valligiani che, attraverso la quota associativa, potranno usufruire della barca per offrire ai propri clienti un servizio di catering. Davvero tante, insomma, le potenzialità di questo progetto, che può diventare a tutti gli effetti una forza trainante per il turismo della Valposchiavo.
L’idea poi di collocare il tutto all’interno dell’attività di un’associazione (non a scopo di lucro) rende bene l’idea dell’impronta che si è voluta dare al progetto: un bene comune che incoraggia il lavoro di squadra e che consenta di superare, con spirito comunitario, le sfide economiche del presente e del futuro.
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