Potenziale di risparmio in caso di riscatto anticipato del credito
A partire dal 1° luglio di quest’anno il tasso d’interesse massimo per i crediti al consumo sarà del 10 per cento. I principali offerenti di crediti privati hanno già adeguato le loro condizioni e concedono crediti a un tasso d’interesse massimo del 9,9 per cento: il momento ideale per chi possiede un credito privato per controllare il contratto in corso ed eventualmente cambiare offerente. Il potenziale di risparmio, infatti, è in parte considerevole.
Gli attuali cambiamenti dei tassi d’interesse da parte degli istituti finanziari portano un certo movimento sul mercato. I beneficiari di un credito farebbero bene a controllare le attuali condizioni contrattuali e a confrontare tra loro gli offerenti. A differenza di altri metodi di finanziamento, infatti, i crediti privati possono essere interrotti in qualsiasi momento prima della scadenza e senza costi aggiuntivi. Cambiare offerente può essere davvero conveniente, come mostrano i calcoli del servizio di confronto internet comparis.ch.
Grande potenziale di risparmio in caso di riscatto anticipato del credito
Sulla base delle cifre della Centrale per le informazioni sul credito (ZEK), comparis.ch ha analizzato l’importo medio (circa 18’500 franchi) e la durata media (38 mesi) di tutti gli attuali contratti di credito nel mercato del credito privato e ha messo i tassi d’interesse medi, concessi in passato dai singoli istituti finanziari, in rapporto al tasso d’interesse del 5,9 per cento. Questo tasso rappresenta l’offerta attuale più conveniente sul mercato senza alcuna limitazione, come essere proprietari di casa o simili. Gli esperti in materia di credito presso comparis.ch stimano che almeno il 20 per cento di chi ora possiede un credito potrebbe cambiare offerente e ottenere un tasso d’interesse del 5,9 per cento.
In base a questi valori di riferimento i beneficiari di un credito possono risparmiare in media 1600 franchi (per ogni credito) riscattando il loro credito attuale con uno nuovo a un tasso più conveniente. Effettuando una stima su tutti i crediti privati, secondo la ZEK pari a circa 387’000 alla fine del 2015, si ottiene un potenziale di risparmio a livello nazionale di circa 100 milioni di franchi.
Pecore nere e prezzi di richiamo
Anche se l’evoluzione dei tassi per i crediti privati è invitante, è richiesta la dovuta prudenza. Con la riduzione del tasso d’interesse massimo è probabile che le banche inaspriscano i requisiti in ambito di solvibilità, escludendo così dal mercato quei clienti con un profilo di rischio non favorevole che finora hanno ricevuto un credito. Ciò riguarda in primo luogo i genitori single, i beneficiari di alimenti, i pensionati o gli stranieri con permesso di soggiorno a tempo determinato. Secondo Marc Parmentier, esperto del settore bancario presso comparis.ch, ciò potrebbe spingere sempre più le persone in cerca di un credito verso offerenti meno seri. Considerando il numero di annunci di credito equivoci su internet, il rischio è del tutto reale. Spesso si tratta di truffatori che richiedono soprattutto tasse.
Al tempo stesso i singoli istituti finanziari si fanno pubblicità utilizzando spesso i tassi d’interesse bassi per adescare i clienti. L’esperto Parmentier consiglia pertanto di far valutare il potenziale di risparmio personale da un consulente indipendente, in modo gratuito e senza impegno. «A fronte della loro esperienza pluriennale, gli esperti in materia di credito sono in grado di stimare, in base alla situazione finanziaria personale del titolare del credito, qual è il tasso d’interesse oggettivo che ci si può aspettare dalle banche e se cambiare conviene» conclude l’esperto Parmentier.
Evitare una nota negativa nella ZEK
Una consulenza indipendente si rivela ancora più importante in quanto tutte le richieste di credito vengono comunicate alla Centrale per informazioni di credito (ZEK). Le richieste di credito rifiutate in seguito alla verifica della solvibilità restano per due anni e sono accessibili da ogni banca. I clienti che ricevono una volta un rifiuto, avranno chiaramente molte più difficoltà a ottenere un tasso d’interesse più basso o addirittura un credito. Se non si vogliono diminuire le possibilità di ricevere un credito (a condizioni vantaggiose), allora è meglio evitare richieste di credito affrettate senza chiarimenti preliminari.