Nove le opere scolpite dagli artisti del legno, ora in mostra permanente presso la Capanna Anzana (di P. Pola)
Giovedì 16 e venerdì 17 giugno 2016, un gruppo di scultori del legno, provenienti dalla Valposchiavo e dalla Valtellina, si sono dati appuntamento presso il Rifugio Anzana, nell’alta Val Saiento, per dar vita ad un incontro dedicato all’intaglio con motosega, che ha visto la realizzazione di nove opere d’arte.
Non si poteva scegliere luogo migliore per una due giorni dedicata alle sculture in legno. Nell’anfiteatro naturale disegnato dalle cime prospicienti l‘Alta valle del Saiento, immersi nell’incantevole e magica atmosfera che avvolge la Capanna Anzana, 8 scultori del legno si sono dati appuntamento per dar sfogo alla loro vena artistica, ispirati dal fantastico mondo circostante.
I 2’050 metri dell’ameno Rifugio alpino diventano così una sorta di atelier all’aria aperta, un luogo dove dar forma alla fantasia e trasmettere al legno la propria creatività. Nove sono in totale le opere d’arte portate a termine tra giovedì pomeriggio e venerdì mattino dagli intagliatori dell’AVI, l’Associazione Valtellinese Intagliatori, alla quale sono pure integrati una ventina d’appassionati della Valposchiavo.
Gli otto scultori saliti fino alle pendici della Val Saiento, tra i quali i brusiesi Palmo Zala, Severino Passini e Secondo Balsarini, aggiuntisi ai valtellinesi Bruno Facetti, Renato Folini, Renato Scarafoni, Maurilio Donati e Daniele Giusberti, si sono prodigati nella realizzazione di soggetti ricavati modellando con la motosega tronchi di larice, messi a disposizione dal Comune di Brusio e trasportati sul posto mediante il prezioso ausilio di Sergio Zala.
Come ribadito da Palmo Zala, coordinatore per l’AVI del gruppo locale, questo genere d’intaglio vien fatto quasi esclusivamente con la motosega, solo alcune rifiniture vengono approntate con gli scalpelli. Da notare che molti scultori portano a termine le loro opere intagliando l’intero soggetto a memoria, senza l’aiuto di modelli.
“Durante l’anno vengono organizzati diversi incontri come quello odierno – ci racconta Bruno Facetti, presidente dell’AVI – solitamente siamo invitati a sagre o altre manifestazioni del genere, dove possiamo mostrare l’arte dell’intaglio con la motosega allo scopo di trasmettere questa bella tradizione, che fa parte della nostra cultura di montagna, anche alle giovani generazioni“.
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Gli fa eco Palmo Zala, il quale sottolinea l’importanza nel tramandare quest’arte anche ai giovani, anche se, afferma rammaricato, il gruppo locale è composto praticamente solo da pensionati: “Purtroppo manca un vero e proprio ricambio generazionale, senza il quale difficilmente si potrà tener viva questa tradizione. Da alcuni anni – continua Palmo Zala – veniamo però chiamati nelle scuole per mostrare agli scolari l’arte dell’intaglio e questo ritengo sia molto positivo, anche perché notiamo grande interesse e ammirazione da parte dei ragazzi per ciò che facciamo.”
Lui stesso ha iniziato con l’intaglio di mobili già oltre quarant’anni fa, affinando in seguito le proprie conoscenze fino a specializzarsi nello scolpire il legno, arte che pratica e insegna con passione già a partire dagli anni novanta. Il “meeting” in Capanna Anzana, organizzato in collaborazione con Franco Balsarini, responsabile del rifugio per il Comune di Brusio e anche custode dello stesso, ha pure riservato ai partecipanti alcuni indimenticabili momenti aggregativi, ospiti di Dorina Tognina e Celso Plozza, addetti per l’occasione al comparto gastronomico e conviviale.
L’alta Val Saiento si è dunque arricchita di una nuova attrazione, la mostra permanente, all’aria aperta, di sculture in legno, che ben si integrano nel paesaggio di questo scorcio di territorio brusiese, dalla natura selvaggia e incontaminata. Bravi gli scultori del gruppo AVI che, con il loro impegno, hanno saputo offrire questa chicca ad escursionisti e amanti della montagna che si troveranno a transitare nei paraggi.