Verrà acquisita dalla Piz Nair AG, in un progetto che coinvolge anche la Diavolezza (di P. Pola)
Sembrano definitivamente dissolte le nubi sul futuro di Lagalb. Stando ad una notizia pubblicata venerdì 24 giugno 2016 dalla Südostschweiz online, gli impianti di risalita della Diavolezza e Lagalb verranno acquisiti dalla Piz Nair AG. La sopravvivenza della stazione sciistica di Lagalb sembra pertanto essere garantita.
L’articolo della Südostschweiz online, tratto da un comunicato stampa della stessa Piz Nair AG, conferma l’acquisto di ambedue gli impianti di risalita della Diavolezza e Lagalb da parte della Piz Nair AG, la quale, in un secondo tempo, verrebbe a sua volta assorbita dalla neo costituita società Diavolezza Lagalb AG; ciò a partire dal giugno del 2017. Nel contempo, la funivia del Piz Nair passerà nelle mani di Engadin St. Moritz Mountains AG.
Gli sforzi messi in campo dal Gruppo Pro Lagalb, i quali prevedevano la raccolta di 5 milioni di franchi entro la fine del mese corrente per salvare Lagalb, si sono così risolti in modo insperato. Lo stesso Gruppo Pro Lagalb, fondato dagli imprenditori Rainer Good e George Walliser, verrà coinvolto nel progetto della nuova società Diavolezza Lagalb AG, come si può apprendere dalle stesse fonti di stampa.
Il raggiungimento di una soluzione globale, che coinvolge tutti e tre gli impianti di risalita, permetterà il consolidamento dell’offerta turistica nell’intero comprensorio, ponendo le stesse stazioni sciistiche in una posizione privilegiata che meglio saprà valorizzare le loro caratteristiche. L’intera operazione non dovrebbe condurre a perdite di posti di lavoro.
Per quanto riguarda le condizioni della transazione, pare che le parti si siano accordate tacitamente. L’operazione ha potuto essere portata a termine grazie alla fattiva collaborazione della famiglia Niarchos, che si è impegnata in prima linea nella ricerca di soluzioni praticabili e che già detiene la maggioranza della Piz Nair AG e nella Corvatsch AG.
Secondo il Presidente del Consiglio d’amministrazione della Piz Nair AG, Franco Tramèr, il lavoro svolto dal Gruppo Pro Lagalb ha giocato un ruolo importante nel processo di coinvolgimento degli stessi impianti di risalita nelle strategie dei nuovi acquirenti: “Lanciando la discussione sul salvataggio degli impianti di risalita – afferma Tramèr – la Pro Lagalb ha contribuito in modo determinante alla riuscita dell’operazione, proponendo una serie di idee interessanti, che hanno potuto essere annoverate nella discussione. Per questo motivo – continua il Presidente del CdA – riteniamo opportuno coinvolgere quest’ultimi nei nostri propositi, invitando i sostenitori della Pro Lagalb a partecipare quali azionisti alla nuova società Diavolezza Lagalb AG”.
Da parte loro George Walliser e Rainer Good non nascondono la loro soddisfazione per questi ultimi sviluppi, che hanno portato ad una soluzione nell’interesse di tutte le società proprietarie degli impianti di risalita. Al riguardo essi non lesinano parole di riconoscenza e apprezzamento nei confronti della famiglia Niarchos per il suo sostegno e la sua importante disponibilità. Da parte loro, Walliser e Good confermano d’essere pronti a contribuire allo sviluppo della stazione sciistica di Lagalb, aiutando fattivamente alla costruzione di un nuovo concetto turistico per la zona.