Il disservizio è durato mediamente 5 ore
(di M. Travaglia)
Per buona parte della giornata di ieri, a causa di un guasto della Swisscom, la Valposchiavo è rimasta senza internet e senza telefono. Per questo motivo molte aziende si sono trovate in difficoltà: “e-comunicare” ha chiesto se ci sarà un risarcimento per i danni subiti. Altre, invece, l’hanno presa con filosofia.
Chi lavora con il computer sa cosa vuol dire rimanere senza connessione internet; una semplice mancanza di segnale, anche per pochi minuti, può allungare i tempi di lavoro creando un maggiore costo per l’impresa. Il black-out informatico che ha colpito la Valposchiavo (e Pontresina) ieri ha, fatto insolito, interessato anche la linea dei telefoni fissi e alcuni mobili (legati al marchio Swisscom).
La causa del disservizio, durato mediamente cinque ore, è da ricercare in un incidente capitato in un cantiere stradale. Una delle aziende maggiormente colpite è stata la ditta di comunicazione “e-comunicare”. “Il danno è stato grosso – ha dichiarato Danilo Nussio contattato telefonicamente – perché molto del nostro lavoro si poggia sull’uso di software online”.
“Premesso che tutti possono sbagliare – aggiunge Nussio – mi chiedo se una ditta così è assicurata a questo tipo di danni”. Su questo punto, il titolare di “e-comunicare” è in attesa di risposta proprio da Swisscom, circa la possibilità di un eventuale risarcimento danni.
Disagi non indifferenti, tra le 11.00 e le 16.00 sono stati causati anche all’agenzia doganale Priuli che sbriga le pratiche doganali proprio attraverso il world wide web. “Per far fronte all’emergenza – spiega Fabrizio Priuli – abbiamo dovuto adottare una procedura speciale”; una procedura più laboriosa con il personale della dogana che, in sostanza, una volta ristabilita la connessione, richiede un doppio lavoro.
Difficoltà riscontrate anche dalla ditta Balzarolo SA che, per cinque ore, dalle 10.00 alle 15.00 circa, non ha potuto più entrare in contatto con i propri autisti. Problemi anche per l’agenzia di viaggi, attività che poggia molto del proprio lavoro su internet. “Abbiamo avuto disagi non indifferenti – esordisce Gianluca Balzarolo – ed è come se fossimo tornati all’età della pietra”.
L’agenzia doganale Priuli e la ditta Balzarolo escludono tuttavia la possibilità di chiedere un risarcimento, concordi sul fatto che “lavorando si può anche sbagliare”. Di più, le due aziende appena citate l’hanno pure presa con filosofia, dichiarando, in sostanza, che non tutti i mali vengono per nuocere.
Un distacco dal mare pervasivo di informazioni che internet offre e obbliga a subire è stato visto come un fattore positivo che ha fatto riassaporare un ritorno ai rapporti più strettamente umani (per l’agenzia doganale Priuli) e a una pausa di riflessione lavorativa (per la Balzarolo SA).