Il Barometro Ipoteche nel secondo trimestre 2016
I tassi per le ipoteche a tasso fisso sono in fase discendente ormai dall’estate 2015. L’andatura si conferma anche nel secondo trimestre di quest’anno.
I tassi ipotecari svizzeri che all’inizio dell’anno erano ancora appena all’1,9 per cento, alla fine del primo trimestre sono scesi all’1,6 per cento e adesso all’1,5 per cento. Contrattando bene è possibile stipulare ipoteche della durata di dieci anni a un tasso dell’1 per cento o addirittura inferiore.
Nel secondo trimestre 2016 gli interessi delle ipoteche a tasso fisso sono di nuovo scesi leggermente. Rispetto al trimestre precedente le ipoteche della durata di dieci anni hanno un tasso d’interesse fino a 0,1 punti percentuali inferiore, quindi ormai pari soltanto all’1,5 per cento. In questo contesto, la domanda dei modelli a lungo termine è nuovamente aumentata. Anche la domanda di modelli a medio termine è salita leggermente, mentre quella per i modelli a breve termine è scesa. Questo è quanto emerge dall’ultimo Barometro Ipoteche di comparis.ch.
La situazione del mercato ipotecario rimane tranquilla nonostante il Brexit
Osservando il Barometro Ipoteche emerge come non siano solo i tassi di riferimento per le ipoteche a tasso fisso della durata di dieci anni ad essere scesi. Anche i tassi di riferimento delle ipoteche a tasso fisso di cinque anni sono scesi leggermente rispetto allo scorso trimestre, passando dall’1,2 all’1,1 per cento. Per le ipoteche di breve durata non si sono praticamente verificati cambiamenti: i tassi di riferimento delle ipoteche a tasso fisso di un anno sono stazionari sull’1,1 per cento. Il fatto che la Banca Nazionale Svizzera (BNS) abbia confermato anche a giugno di voler conservare il tasso d’interesse negativo al -0,75% ha mantenuto basse le aspettative nei confronti degli interessi del mercato ipotecario.
“Notiamo comunque che la tendenza al ribasso nell’evoluzione dei tassi ha subito un rallentamento nell’ultimo trimestre” afferma Marc Parmentier, esperto di banche di comparis.ch. “Tuttavia, è necessario aspettare per capire che influenza avrà il Brexit sulla situazione dei mercati nel medio termine. A breve termine non si sono generate faglie. Tuttavia, il Franco viene visto dagli investitori come un porto sicuro nonostante la chiara sopravvalutazione. Se la pressione verso l’alto del Franco dovesse rimanere elevata, la BNS potrebbe prendere di nuovo in considerazione una riduzione del tasso d’interesse” fa notare Parmentier. Questo potrebbe far cedere ulteriormente i tassi d’interesse ipotecari.
La domanda di lunghe durate continua ad aumentare
L’evoluzione dei tassi d’interesse ipotecari ha spostato la domanda con maggior vigore verso le durate di dieci anni. Alla fine del primo trimestre la domanda di lunghe durate era pari all’80 per cento, mentre alla fine del secondo trimestre è salita all’82 per cento. Per le durate di cinque anni la quota richiesta è passata dal 18 al 16 per cento, mentre per quelle di un anno è scesa dal 2,5 all’1,8 per cento del totale delle richieste.
“Data l’attuale evoluzione dei tassi queste cifre non sono una sorpresa” afferma l’esperto di banche Parmentier. “Da questa evoluzione possono trarre vantaggio, oltre ai venditori, anche quei consumatori in grado di stipulare l’ipoteca nel 2016 o nel 2017. Le condizioni dei tassi sul mercato ipotecario sono estremamente favorevoli in questo periodo.”
Dai su cui si basa comparis.ch
I dati dei tassi d’interesse si basano sui tassi d’interesse di riferimento di circa 65 istituti di credito, aggiornati quotidianamente e pubblicati nella panoramica dei tassi. Per le durate richieste sono state analizzate le domande di finanziamento presentate a HypoPlus, ditta affiliata di comparis.ch, dalle persone interessate a un credito immobiliare, in seguito a una consulenza non vincolante.
Dall’esperienza finora raccolta emerge che, nell’80 per cento dei casi, i tassi d’interesse delle singole offerte ipotecarie sono inferiori ai tassi indicativi ufficiali. La base di dati per il calcolo della domanda è stata cambiata nel 2014. Per questo motivo non è possibile operare un confronto diretto con i valori degli anni precedenti. Il prossimo Barometro Ipoteche sarà pubblicato a inizio ottobre 2016.