Ogni anno molti incidenti causati da manipolazioni errate di oggetti pirotecnici (di P. Pola)
Mancano pochi giorni al 1. Agosto e ognuno, a proprio modo, si sta già preparando alle commemorazioni per la Festa Nazionale. Com’è buona tradizione non mancheranno le numerose grigliate all’aperto che faranno da cornice ad una giornata di festeggiamenti, al termine della quale non potranno mancare i fuochi d’artificio, diventati ormai un simbolo quasi ufficiale delle celebrazioni per il Natale della Patria. E, proprio su quest’ultimo punto, occorre sempre prestare attenzione riguardo l’acquisto e le modalità d’uso di oggetti solo all’apparenza innocui.
Secondo quanto contenuto in un recente comunicato diffuso da parte del Corpo delle guardie di confine, occorre prestare molta attenzione riguardo l’acquisto all’estero di articoli pirotecnici, tenendo debitamente presente che l’importazione di molti generi di essi risulta essere proibita o, perlomeno, sottoposta ad autorizzazione. Il quantitativo massimo d’importazione corrisponde a 2.5 kg. di fuochi per persona. Ogni quantitativo superiore alla misura concessa sarà confiscato e distrutto, mentre il contravventore si vedrà inflitta una multa.
Occorre inoltre tener conto che i corpi che esplodono a contatto con il terreno non possono essere importati. Tra questi sono contemplati, per esempio, petardi le cui misure superano i 22 millimetri di lunghezza e i 3 millimetri di diametro. Causa la loro pericolosità anche fuochi d’artificio di non facile manipolazione sottostanno a divieto d’importazione.
Altri oggetti pirotecnici sottoposti a divieto d’importazione sono pure le torce a mano e le cartucce di luminosità. Si consiglia comunque d’informarsi presso le autorità doganali prima di procedere all’importazione di articoli pirotecnici. Onde evitare spiacevoli sorprese è comunque raccomandabile fare gli acquisti presso i molti rivenditori ufficiali di casa nostra.
Restando in tema fuochi d’artificio anche la SUVA, l’istituto assicurativo contro gli infortuni, ha diramato in settimana un comunicato mediante il quale s’intende sensibilizzare la popolazione in merito ai pericoli che si nascondono dietro le manipolazioni errate di oggetti pirotecnici.
Sostenendo fermamente la tesi secondo la quale sussiste un rischio concreto di farsi male, la Suva ribadisce che tra il 2010 e il 2014 gli infortuni sono stati 1250, quasi 250 l’anno. Tra questi, cinque hanno avuto conseguenze gravi (rendita d’invalidità) ed in altri due casi l’esito è stato mortale. Nel contesto occorre pure ribadire che il 50% degli infortuni si verifica nei giorni attorno al 1. Agosto e il 20% a Capodanno.
Le lesioni riportate riguardano, nel 42% dei casi, ustioni, mentre il 26% degli infortunati riscontra lesioni all’apparato uditivo. Per quanto riguarda le ustioni, poco meno della metà interessano le mani, mentre il 23% delle ferite sono inferte alle gambe. Ineressante anche sapere che s’infortunano molto più spesso gli uomini rispetto alle donne ( 85 per cento contro il 15).
Infine, non rimane che raccomandare molta cautela nella manipolazione di oggetti all’apparenza innocui e facili da maneggiare, ma che nascondono insidie e pericoli molto elevati per l’incolumità delle persone.