La situazione potrebbe improvvisamente mutare (di P. Pola)
Mentre nel Canton Ticino, la prima settimana d’agosto ha registrato un record d’afflusso d’immigrati, la situazione alle frontiere del Sud dei Grigioni pare momentaneamente tranquilla. Un cambio di tendenza potrebbe però improvvisamente verificarsi anche dalle nostre parti.
Rimane tesa la situazione sul fronte dell’immigrazione al confine sud della Svizzera, fra l’Italia e il Canton Ticino. Il sindaco di Como parla addirittura di situazione difficile. Come riportato lunedì sera da un servizio mandato in onda dal Quotidiano, su RSI LA1, durante la prima settimana d’agosto sono state 1’681 le entrate illegali, 300 in più rispetto la settimana precedente. Di queste, riguardanti più che altro cittadini provenienti dall’Africa che intendono solo transitare dalla Svizzera per raggiungere il Nord Europa, 1’275 sono stati respinti, vale a dire 3 su 4. Nella stessa città di Como, gli immigrati che sostano nei dintorni della stazione ferroviaria sono passati da 70 a 400, con un flusso tendente al rialzo.
Situazione invece apparentemente tranquilla alle frontiere del Sud dei Grigioni. Come riferito al BERNINA da Martin Tschirren, Capo del servizio informazioni del Comando Regione guardie di Confine III, dallo scorso giugno, allorquando un gruppo di 14 persone, fra cui anche donne e bambini, erano stati fermati alla frontiera di Campocologno, non si sono più registrati movimenti di rilievo sul fronte delle entrate illegali.
“Contrariamente a quanto sta accadendo in Ticino – fa sapere Tschirren – le frontiere al sud dei Grigioni sono al momento molto tranquille, sul fronte dei passaggi illegali. “Difficile comunque prevedere l’evolversi della situazione. Le rotte verso il nord Europa potrebbero improvvisamente farsi largo attraverso le frontiere più discoste e quindi interessare anche la Valposchiavo. “Le circostanze potrebbero cambiare da un giorno all’altro – fa sapere ancora Tschirren – rendendo impossibile ogni previsione al riguardo. Tengo comunque a ribadire – conclude il portavoce delle Corpo Guardie di confine – che siamo pronti ad affrontare eventuali emergenze e il nostro personale è stato istruito a fronteggiare anche situazioni difficili”.
Intanto anche il Blick ha pubblicato settimana scorsa un servizio riguardo la frontiera di Campocoogno, riferendosi all’entrata illegale di 13 cittadini eritrei e uno del Togo, avvenuta la notte fra l’11 e il 12 giugno scorsi attraverso il confine di Piattamala. Con il titolo “Flüchtlinge kannten wir bisher nur aus dem TV” (Sapevamo dei profughi solo attraverso la televisione), riferendosi nel contesto alle parole del Capoposto Guido Crameri, il quotidiano zurighese ha evidenziato come il nostro valico di frontiera si trovava per la prima volta, in tempi di pace, a dover fronteggiare una simile situazione, fatto questo confermato anche dallo stesso Guido Crameri, il quale affermava dalle pagine dello stesso giornale di non aver mai vissuto qualcosa di simile in 37 anni di servizio.
Dall’articolo si evince pure che sono stati istituiti dei turni supplementari, in special modo durante la notte e che il dispositivo comprendente 20 nuove unità, istituito nel Canton Ticino, presta aiuto anche alle frontiere del Sud dei Grigioni. Oltre alla strada vengono controllati anche tutti i treni, così come i sentieri attraverso i boschi, anche se, conclude Crameri, “causa la carenza di personale, non è possibile estendere un controllo continuato a tutti i passaggi”.