Lingua italiana bistrattata

0
4

La presentazione in internet del nuovo inno nazionale ne fa scempio
Prosegue la crociata della deputata Nicoletta Noi-Togni, che, venendo incontro alle richieste di molte persone, a partire dal 9 agosto ha dato il via ad una raccolta firme in favore del mantenimento dell’attuale Inno nazionale svizzero. 

 

Se sulle scatole dei formaggini Gerber o sui pacchi di lisciva, la nostra bella lingua viene oltraggiata, giustamente ci indigniamo. Generalmente in questi casi, qualcuno dà voce a questa indignazione. Se un giornalista sbaglia un congiuntivo, viene citato e tacciato d’incompetenza linguistica.

Se la Società svizzera di utilità pubblica, nel suo sito internet di propaganda per il “nuovo” Inno nazionale (vedasi www.chymne.ch), si permette di fare scempio della lingua italiana, nessuno reagisce.

Dove sono le Società che difendono dichiaratamente la lingua italiana quali “Il Forum per l’italiano in Svizzera”, “Coscienza svizzera” ed altre ancora? E come mai le personalità (una trentina) della Svizzera – culturale, politica, accademica – che conta, tra le quali anche certe di lingua italiana, chiamate a dare al mondo e ai posteri “finalmente” un Inno nazionale degno di questo nome, come vanno raccontando, non si accorgono di questi errori? Oppure non è importante, come non importanti sono correttezza, qualità e rispetto?


Per chi fosse interessato alla raccolta firme circa la conservazione dell’Inno attuale, potrà contattare Nicoletta Noi-Togni:


Nicoletta Noi-Togni