Tra Tirano e Miralago, una mattinata di sorprese alla Walking Valtellina (di Chiara M. Battistoni)
… Non ho resistito: al rientro dalla camminata (perfettamente organizzata, con precisione e puntualità degne delle nostre terre) ho cercato tra le pagine de “L’inatteso e altri testi sui Grigioni” di Wolfgang Hildesheimer…
Non c’è Paese che non abbia nella propria letteratura almeno un libro dedicato all’attività più semplice e straordinaria che l’uomo conosca: camminare. Semplicemente camminare. Esercizio complesso che i più danno per scontato; basta però un piccolo dolore, che sia piede, gamba o schiena, per capire come questo gesto completo e articolato sia il frutto di un complesso equilibrio di muscoli e stimoli nervosi, in armonioso e incessante dialogo.
Nel lontano Settecento il ginevrino Jean Jacques Rosseau scrisse “Le passeggiate del sognatore solitario”, sorprendete saggio in cui le camminate (le passeggiate) si trasformano in un viaggio affascinante nei pensieri dell’autore. Lo abbiamo sperimentato tutti: camminare rilassa e ossigena mente e anima; vincere la pigrizia e uscire per fare due passi è il regalo più semplice che possiamo farci dopo una giornata impegnativa. Sarà anche per questo che amo tanto la camminata con i bastoncini, più nota con l’inglesismo Nordic Walking. Un paio di bastoncini, scarpe comode e via a esplorare sentieri o strade. E’ proprio questo lo spirito che ho respirato qualche domenica fa, in occasione della Walking Valtellina, celeberrima manifestazione tiranese che propone percorsi panoramici e tecnici per corridori accanto a percorsi rilassanti, assai gratificanti per la mente, destinati a chi cerca il piacere di orizzonti nuovi senza assilli agonistici.
Una domenica che sa riservare sorprese nelle sorprese, a partire dal centro storico, il Borgo di Tirano; scorci che evocano atmosfere poschiavine, soprattutto verso Porta Bormina e che sono un forte richiamo alla terra grischuna, da raggiungere a bordo del nostro trenino rosso, che proprio a Tirano ha la sua stazione di partenza. La camminata comincia qui, con una rapida sgambata da Piazza Cavour alla stazione, per prendere il trenino e salire verso Miralago, accompagnati dalla competenza e dall’entusiasmo degli amici dell’associazione Walking Valtellina.
Come per tutte le terre di confine, usi e costumi reciproci si incontrano, talvolta amalgamandosi, tal altra conservando una salutare quanto fertile specificità che alimenta reciproco interesse e rispetto: la camminata da Miralago a Le Prese, lungo il lago, è un percorso di reciproca scoperta, che regala pure scorci emozionanti, come quelli nei pressi del molo della Sassalbo che da quest’estate rallegra e anima lo specchio lacustre.
Non ho resistito; al rientro dalla camminata (perfettamente organizzata, con precisione e puntualità degne delle nostre terre) ho cercato tra le pagine de “L’inatteso e altri testi sui Grigioni” di Wolfgang Hildesheimer (Edizioni D.& F. Isepponi, Poschiavo 2016) qualche riflessione sul lago; in “La Valposchiavo” si legge “Più a Sud si estende il Lago di Le Prese o Lago di Poschiavo (che annovera tra i suoi estimatori anche Sigmunf Freud), dall’aspetto serio, addirittura tetro quando il cielo è cupo, un’immagine simile a un’incisione d’epoca romantica.” (pag. 15) Qui, come osserva Hildesheimer, la parola “riposo” si riappropria del significato che aveva “quando fu coniata”.
Se volete riposare, non scordatevi di camminare!
Chiara Maria Battistoni