Il comunicato stampa integrale di TIVAS
Com’è noto, Coira ha posto dei paletti sulle date di apertura e chiusura del Passo della Forcola. L’intervallo minimo di chiusura sarà di sei mesi, ovvero un poco più lungo di quanto non sia stato fino ad oggi. Inoltre, il Cantone potrà risparmiare sui lavori di sgombero, poiché in caso di nevicate il suddetto periodo potrà essere prolungato. A partire da circa due anni fa, noi di Tivas abbiamo preso contatti con le autorità cantonali e li abbiamo mantenuti, esercitando una costante opera di sensibilizzazione. Abbiamo così ottenuto un chiaro segnale di attenzione, accompagnato da una precisa scelta politica.
Pensiamo che oggi Coira si renda perfettamente conto che il problema delle smodate punte di traffico non riguardi semplicemente la “difesa di alcuni orticelli”, bensì che impatti su una visione globale dello sviluppo futuro della nostra Valle, seriamente minacciata nell’economia, nell’ambiente e nel turismo dalla sua trasformazione in misero corridoio di transito.
In uno dei suoi discorsi in qualità di Presidente del Governo, l’Onorevole Cavigelli ha posto l’accento sulla salvaguardia delle risorse dei territori grigionesi: Wenn man uns in unseren Ressourcen beschneidet, können wir nicht mehr eigenverantwortlich leben und wirtschaften (Schweiz am Sonntag n. 94, 6.4.14). Ovvero: Se ci tarpano le ali nello sfruttamento delle nostre risorse, non abbiamo più l’agio di gestire autonomamente la nostra economia e la nostra esistenza. La decisione cantonale relativa alla Forcola appare ora in sintonia con quel discorso.
Vorremmo anche far notare che la chiusura invernale del Passo mette una pietra sopra una questione critica: l’ambizione dei livignaschi di godere tutto l’anno di un accesso libero verso il loro territorio.
Ci fa piacere informare il pubblico che a questo risultato ha attivamente contribuito anche il Comune di Poschiavo.
Sarà comunque evidente al lettore che questa contromisura altro non potrà essere che la prima di una serie. In effetti, la sostenibilità di cui noi di Tivas da tempo discutiamo concerne soprattutto il regime della mobilità estiva e, in particolare, le punte di transito. Queste ultime toccano nel nostro delicato territorio il ragguardevole valore di 800 veicoli all’ora (incluso un numero in preoccupante crescita di voluminosi pullman), proprio quando il paesaggio locale è nella sua forma più smagliante.
TIVAS