Raccomandazione di voto
Il punto di vista del PLD I Liberali Valposchiavo sull’inziativa popolare “Per un abbandono pianificato dell’energia nucleare” in votazione il prossimo 27 novembre.
Un punto è da chiarire subito: in questo ambito non si discute sull’abbandono o meno dell’energia nucleare. L’abbandono del nucleare è già stato deciso in votazione popolare e quindi non ci si può fare più nulla. Quello che l’iniziativa ora vorrebbe in più, è di buttare al vento la tabella di marcia elaborata dal consiglio federale e dal parlamento (nel 2019 spegnimento di Mühleberg, le altre quattro centrali restano in attività fino a che saranno sicure) e di accelerare massicciamente le procedure avviate. Per diversi motivi, questo è irragionevole.
Per prima cosa la sicurezza del sistema di approvvigionamento energetico svizzero non sarà aumentata, bensì ridotta. Certo, le centrali nucleari potranno essere scollegate prima dalla rete; per far questo bisognerà rimpiazzare subito il 15% e entro il 2029 ca. il 40% della produzione elettrica indigena; come si dovrebbe fare? Non è sufficiente evadere in modo semplicistico questo argomento menzionando una sovrapproduzione energetica in Europa. Questa domanda è da analizzare in maniera seria e da rispondere in modo credibile.
In secondo luogo le conseguenze finanziarie di un accoglimento dell’iniziativa sarebbero catastrofiche. Infatti è indiscusso che i gestori delle centrali nucleari, nel caso di accettazione dell’iniziativa, avrebbero diritto a dei risarcimenti; loro stessi quantificano questi indennizzi in ca. 7 miliardi di franchi. Non importa cosa potrebbero decidere i tribunali dopo delle procedure durate più anni, il conto per il contribuente fiscale resta comunque enorme.
Un terzo punto in merito all’argomento dei promotori dell’iniziativa, secondo i quali un abbandono accelerato dell’energia nucleare, potrebbe aiutare l’energia idroelettrica grigionese a rimettersi in carreggiata; a sostegno di quest’affermazione i promotori fanno la seguente riflessione: eliminando la concorrenza, i prezzi per l’energia elettrica aumenteranno e l’energia idroelettrica starà meglio. Questo è illusorio: lo spegnimento immediato delle centrali nucleari di Mühleberg, Beznau I e Beznau II (come previsto dall’iniziativa) ridurrebbe la produzione elettrica centroeuropea appena di un mezzo punto percentuale, cosa che non ha nessun influsso sui prezzi.
Anche l’argomento secondo il quale l’accettazione dell’iniziativa aiuterebbe i comuni concessionari a mantenere l’attuale livello dei canoni d’acqua non è valido. Al contrario: indebolire le grandi aziende elettriche proprietarie delle centrali nucleari va direttamente contro gli interessi dei cantoni della Svizzera interna; ma senza il loro appoggio, i cantoni di montagna sono in minoranza nel parlamento federale e il livello dei canoni d’acqua sarebbe a rischio.
Per questi motivi respingiamo fermamente l’iniziativa.
PLD Valposchiavo