In ricordo di Peter Baumann

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Un combattente con i pattini ai piedi
Il saluto dell’HC Poschiavo all’amico e atleta Peter Baumann. 

 

Un giorno mi aveva confidato: “Non so se ho scelto io la Valposchiavo o se è stata la Valposchiavo a scegliere me”. Un viaggio alla ricerca del “sud” lo aveva portato da noi l’estate di sedici anni fa. Quel tardo pomeriggio era salito lassù, a Viano, dove il sole non tramonta mai. Un incontro fatale con un luogo discreto e sobrio, in sintonia perfetta con il suo modo d’intendere la vita. Scelse istintivamente di fermarsi qualche giorno, respirò la sua libertà, non andò più via. “Ora sono di Viano!”, mi disse recentemente, quando anche sua madre lo aveva lasciato per sempre.

La sua profonda passione per il disco su ghiaccio lo spinse presto a Le Prese. Una passione maturata nei suoi giovani anni a Kloten, un’attività sportiva che lui interpretava sempre in maniera seria. Si arruolò alle nostre squadre, diede saggio delle sue basi tecniche inarrivabili, ma non si sentì mai del tutto dei nostri. Forse per la sua indole che non accettava compromessi, né nel gioco né nella vita, forse per il suo orgoglio di combattente. Un giocatore altruista, illuminato, elegante, un atleta robusto che si allenava spesso da solo, ma che dava tutto per il bene della squadra. Non era necessariamente il risultato che gli interessava, ma “bel gioco” in senso compiuto.

Peter era un pozzo di cultura. Non esistevano argomenti che non sapesse affrontare con disinvoltura, i suoi studi e la sua vita – non priva di contraccolpi – avevano levigato il suo carattere. La sua gentilezza era naturale, il suo raffinato sarcasmo – quando finalmente ti dava confidenza – non di meno. Taciturno o raccontatore infinito, mai banale, diverso. Sensibilmente diverso.

Ci ha lasciato inaspettatamente venerdì sera scorso, durante un allenamento sul ghiaccio di St. Moritz. Con i pattini ai piedi e un bastone fra le mani. Credo sereno. Se avesse potuto, forse avrebbe scelto quella fine.

Buon viaggio Peter, che la terra ti sia lieve.

Per gli amici dell’HC Poschiavo
Bruno Raselli