No all’abbandono pianificato dall’energia nucleare

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Raccomandazioni di voto
Per la quarta volta nel corso del 2016 le cittadine e i cittadini sono chiamati alle urne per esprimere il loro parere in merito ad un’iniziativa a livello federale. Si tratta della nona iniziativa sottoposta a verdetto popolare quest’anno. L’ultimo tema in consultazione non è comunque di portata indifferente, prevedendo l’iniziativa  un abbandono precipitoso della produzione di elettricità generata dall’atomo.

 

Lo specchietto seguente rappresenta ciò che vuole l’iniziativa, ossia spegnere le centrali atomiche nei prossimi anni:

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No all’abbandono pianificato dall’energia nucleare
L’energia nucleare o, meglio, i centri di produzione di energia elettrica, basati sullo sfruttamento dell’atomo, sono in funzione in Svizzera già a partire dagli anni 60.

La prima centrale nucleare svizzera (Beznau 1) fu messa in esercizio e quindi collegata alla rete nel 1969. Beznau 2 fu attivata nel 1972. Le due centrali possiedono una licenza d’esercizio illimitata per entrambi i reattori, che però sottostanno a tutte le esigenze legali e di sicurezza. Naturalmente questo vale anche per gli impianti nati più tardi.

Secondo la legislazione vigente, le centrali atomiche possono essere operative finché la loro sicurezza è garantita. La sicurezza delle persone e dell’ambiente ha sempre la priorità assoluta sia che si tratti dell’esercizio produttivo, che della fase di disattivazione o dello smaltimento delle scorie radioattive. Questa soluzione si è dimostrata efficace e non vi è alcun motivo per limitare la durata d’esercizio delle centrali in funzione.
Da quasi 50 anni si produce con l’atomo energia elettrica in Svizzera senza gravi incidenti. Semmai saremo costretti a importare energia elettrica nucleare dalla Francia o energia prodotta con il carbone dalla Germania. A termine di paragone, se l’iniziativa dovesse aver successo, sarebbe come togliere il fastidio da casa e spostarlo in giardino.

Anche se l’energia atomica non è priva d’incognite e, a lunga scadenza, andrà comunque abbandonata, al momento è una fonte più che necessaria per un approvvigionamento garantito sul territorio. Alcuni gruppi politici, dopo i vari incidenti riscontrati in centrali atomiche (vedi Tschernobyl o Fukushima), stanno inculcando alla popolazione delle paure non sempre plausibili. Essi sfruttano l’opinione pubblica divulgando mezze verità, per indurre il cittadino a deporre nell’urna un verdetto non ragionato.

L’iniziativa in votazione vuole un abbandono dell’energia nucleare precipitoso, ancora prima di sapere come si potrà supplire alla mancanza del 40% di produzione. Restano le scelte di acquisto di energia elettrica all’estero, dove però le fonti sono ancora l’atomo o il carbone. Un abbandono a lunga scadenza viene sostenuto da tutte le correnti politiche, invece l’uscita precipitosa come chiede l’iniziativa deve essere respinta al fine di evitare una catastrofica mancanza di energia, che toccherebbe non solo le industrie, ma anche le economie domestiche, il traffico e i servizi pubblici.

Per i motivi addotti il PDC raccomanda pertanto di respingere l’iniziativa con un chiaro NO

Per informazioni più ampie consigliamo altresì di leggere attentamente le spiegazioni del Consiglio federale allegate al materiale di votazione. Raccomandiamo di fare uso del diritto di voto recandosi alle urne o consegnando in busta chiusa le schede di voto.

 

Sì alla revisione della legge comunale riguardante la pesca
A livello comunale si mette in votazione la revisione delle Legge comunale concernente la pesca e le infrastrutture portuali sui laghi di diritto privato del Comune di Poschiavo. La legge comunale approvata nel 2004, non è più attuale e quindi, anche su richiesta della Società pescatori, si è optato per una revisione totale della stessa. L’intento risponde pure alla necessità di adeguare le disposizioni comunali alla legge superiore L’ordinanza porti e pontili sarà oggetto di una revisione in un secondo tempo.

Nella nuova legge le condizioni per le persone domiciliate nel Comune di Brusio sono le stesse come per quelle domiciliate nel Comune si Poschiavo. Le licenze aumenteranno ragionevolmente e saranno adeguate alle richieste del momento. Esse sono sempre ancora, nonostante l’aumento, fra le più favorevoli a livello cantonale.

Se approvata dal popolo, la legge, con rispettiva ordinanza entrerà in vigore con il 1° gennaio 2017. Per un approfondimento o informazioni più esaustive, raccomandiamo di passare in rassegna il messaggio allegato al materiale di votazione.

Il PDC Valposchiavo raccomanda di accettare la revisione della legge sulla pesca con un chiaro SI nell’urna.

PDC Valposchiavo