Progetto Garbela, Plinio Pianta: “Nuova illegalità anticostituzionale”

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“Gravissima presa in giro per i cittadini” (di M. Travaglia)
L’approvazione del progetto Garbela, nel Comune di Brusio, subisce un ulteriore ritardo. Il ricorso dell’avvocato brusiese Plinio Pianta metterebbe in luce “un palese raggiro della Costituzione comunale”.

 

Nel novembre 2015, il Comune di Brusio aveva presentato alla stampa il progetto “Area Ricreativa Garbela”, un piano di lavoro (del valore di 700’000 franchi) che prevede il recupero e la realizzazione, nella piccola frazione, di una struttura ricreativa e sportiva.

Durante quella giornata, i promotori si auguravano l’inizio dei lavori dopo l’estate del 2016. Una previsione del tutto sbagliata, a causa dei ricorsi presentati dall’avvocato brusiese Plinio Pianta. Il secondo, in ordine di tempo, è stato reso noto nei giorni scorsi.

Si tratterebbe, a detta del promotore (“ben sapendo che molti altre/i concittadine/i sono dello stesso parere”), di una “nuova illegalità anticostituzionale”, e cioè dell’inserimento della trattanda Progetto Garbella nella prossima Assemblea comunale di Brusio del 27 novembre 2016.

Si tratta, ha spiegato telefonicamente l’avvocato Brusiese, di “un palese raggiro della Costituzione comunale di Brusio, con particolare riferimento all’articolo 18”. Quest’ultimo, infatti, sancisce che per i progetti che superano l’importo di 500’000 franchi sia necessaria una votazione tramite l’organo dell’Assemblea Comunale popolare.

L’approvazione dell’importo totale del progetto in due sedute del Consiglio Comunale, quindi, permetterebbe di bypassare la votazione dell’Assemblea Comunale popolare.

“Chiediamo – si legge nel ricorso presentato da Pianta – un decreto superprovvisionale da parte di codesto lodevole Tribunale per evitare la votazione in Assemblea del 27.11.2016 del credito parziale del Progetto Garbela rappresentando ciò un chiaro attentato alla Costituzione comunale di Brusio e alla chiara procedura delineata nell’Art. 18 della Costituzione comunale”.

“Il misero, meschino e inutile tentativo del Comune/CC convenuto di “ridurre” il credito globale previsto dallo stesso CC (o dalla sua commissione!) di Fr. 700’000.—a un primo credito di Fr. 300’000.—(perché il CC si smaschera precisando nel piano finanziario che seguirebbe un secondo credito nel 2018) – aggiunge Plinio Pianta – rappresenta una gravissima presa in giro dei cittadini, violando e raggirando palesemente la chiara e precisa volontà della Costituzione comunale di Brusio!!, rappresentando cioè un chiaro attentato ai diritti costituzionali dei cittadini.


Clicca qui per leggere il testo integrale del ricorso.


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