Podestà, tolleranza zero nei confronti degli abusi edilizi

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Anche strade di montagna nella seduta di Giunta dello scorso lunedì 21 novembre 2016
(di P. Pola)
Nell’informazione relativa allo stato d’avanzamento inerente la riorganizzazione dell’edilizia privata, il Podestà lancia un monito nei confronti di coloro che, approfittando della situazione d’emergenza, abbiano voluto provare a passare per delle scorciatoie. In questi casi la tolleranza sarà zero.

 

A quasi cinque mesi dall’istituzione di un organismo provvisorio per la gestione dell’edilizia privata, il Podestà traccia un primo bilancio dell’operato svolto finora, fornendo nel contempo informazioni sullo stato d’avanzamento riguardo la riorganizzazione dell’importante istituzione comunale. Le condizioni venutesi a creare all’indomani dell’abbandono in toto del gruppo di supporto dell’autorità edilizia comunale, avvenuto lo scorso mese di giugno, hanno richiesto un impegno non indifferente nell’intento di ripristinare un’unità operativa efficiente e nel contempo anche competente.

La situazione pare ora essersi normalizzata. Così si è espresso lunedì sera il Podestà durante la seduta di Giunta, non celando una certa soddisfazione nel formulare le proprie parole: “A distanza di 5 mesi posso affermare che la situazione è stata stabilizzata, grazie al grande impegno di tutte le parti coinvolte.” Stando al Podestà è già iniziata anche la seconda fase, quella relativa all’allestimento della nuova autorità edilizia, per la quale si sono già valutate delle opzioni su come potrebbe risultare la struttura definitiva.

Nel merito, lo stesso Podestà tiene pure a precisare che le voci che corrono in paese, secondo le quali il vuoto istituzionale creato dalle defezioni nell’autorità edilizia privata avrebbe permesso il proliferare di abusi edilizi, sono completamente infondate, ribadendo invece come i controlli, nonostante la situazione d’emergenza, siano sempre stati effettuati ed eventuali contravvenzioni sanzionate. “A tal proposito – questo il monito del Podestà – sconsiglio chiunque a provarci, rammentando che abbiamo facoltà di effettuare controlli anche a posteriori, applicando, se del caso, anche sanzioni retroattive. In questo preciso contesto – conclude ancora Della Vedova sull’argomento – ribadisco già sin d’ora che nulla verrà tollerato”.

Stando sempre a quanto riferito dal Podestà, l‘obiettivo dell’Esecutivo è ora quello di licenziare il nuovo organismo, facente capo all’autorità edilizia privata, possibilmente entro fine anno, in modo che lo stesso possa essere operativo già a partire dagli inizi del 2017. A complemento d’informazione egli ha pure comunicato d’essere nel frattempo uscito dalla compagine provvisoria, in relazione alla necessità di fugare ogni dubbio sul manifestarsi di un potenziale conflitto d’interesse.

Altro importante argomento discusso in Giunta lo scorso lunedì riguarda invece la manutenzione delle strade di montagna, materia su cui il Legislativo aveva chiesto di presentare un concetto volto a definire priorità e costi relativi alla sistemazione dei tracciati, nonché l’eventuale ridefinizione dell’assetto strutturale degli stessi.

Lo studio, commissionato all’ingegnere forestale Gilbert Berchier, dimostra, a mano di una tabella dettagliata, lo stato generale di tutti i tracciati catalogati, dai quali si possono evincere le rispettive priorità d’intervento. “Il nostro territorio comunale – informa in merito l’ingegnere Berchier – annovera ca. 156 km. di strade di montagna, per un valore che varia fra i 75 e 150 milioni di franchi in totale. La manutenzione delle stesse comporterebbe un onere approssimativo di 1.5 milioni di franchi annui, dei quali, tenendo conto anche dei sussidi cantonali e federali garantiti, possiamo raggiungere circa la metà dell’importo. Per questo motivo occorre mettere delle priorità.”

Per la fissazione delle priorità è stato effettuato un lavoro di rilievo di tutte le carreggiate, in cui si sono definiti i criteri standard mediante una valutazione sul posto. Il risultato prevede la definizione d’intervento su 3 livelli di priorità: da 1 a 8 anni, priorità 1, da 7 – 13 anni priorità 2, e da 14 – 20 anni priorità 3. Nei vari rilievi sono pure state definite le tipologie di automezzi autorizzati a transitare, con limitazione mediante segnaletica. La presenza di alcuni tracciati su suolo comunale, ma ad uso prevalentemente privato, sono pure stati oggetto dello studio.

Per alcuni Consiglieri di Giunta, ora che si è in possesso del concetto di manutenzione, risulta essere molto importante far rispettare con più severità le restrizioni che contraddistinguono il transito sulle strade di montagna, per limitare il deterioramento delle stesse, spesso sottoposte a pesi ed automezzi non conformi alla struttura che le contraddistinguono. Preso atto in senso positivo dello studio, l’auspicio di alcuni Consiglieri di Giunta è ora quello di estendere una simile perizia anche alle strade del fondovalle, che comprendono una lunghezza totale di ca. 40 km. e che, come le strade di montagna, abbisognano anch’esse di un’intensa manutenzione.