Approvato senza modifiche il conto ordinario (di P. Pola)
Dibattito fiume dedicato quasi interamente al preventivo, quello di lunedì 12 dicembre 2016, durante l’ultima sessione dell’anno della Giunta comunale. Se alla gestione ordinaria non sono state apportate modifiche, la scure si è invece abbattuta massicciamente sugli investimenti, dove i tagli hanno sfiorato la soglia del mezzo milione di franchi. Rimasto invariato al 95% del moltiplicatore cantonale semplice il tasso fiscale per il 2017.
La Giunta lo aveva già fatto chiaramente intendere in occasione della discussione sul piano finanziario quinquennale dello scorso ottobre: per uscire dalle sabbie mobili finanziarie occorre applicare il massimo rigore nella stesura dei preventivi, badando allo stretto necessario e usando il massimo realismo nella definizione degli importi; ciò significa, in altre parole, stringere all’osso i margini prudenziali, dimostrando nel contesto più efficienza ed oggettività soprattutto nel prevedere gli investimenti.
E dalle parole iniziali del Podestà si è manifestamente potuto intendere che la direzione applicata dall’Esecutivo nella stesura del “budget 2017” va esattamente nella direzione proposta dalla Giunta lo scorso ottobre, in cui si è scrupolosamente tenuto conto delle necessità essenziali, concentrandosi unicamente sugli investimenti che, oltre a contenere un’alta percentuale di sovvenzioni, generano anche un elevato valore aggiunto per l’economia valligiana. “Gli investimenti si limitano allo stretto necessario – sono le parole del Podestà – vale a dire che molti desideri non possono ancora essere esauditi. Ci siamo concentrati su investimenti che generano un elevato ristorno da parte di Cantone e Confederazione e che si ripercuotono in modo favorevole anche sulla nostra economia.”
Le parole del Podestà non sono però servite a convincere del tutto la maggioranza della Giunta che, sostenuta dall’asse UDC-PLD, non ha ritenuto sufficientemente ponderati gli investimenti proposti, individuando ancora un cospicuo margine di manovra nella valutazione delle opere prioritarie. In sintesi, la parola d’ordine lanciata dai liberali e condivisa anche dai democenristi è quella di non creare aspettative o false speranze inserendo importi che, alla resa dei conti, rimarrebbero inutilizzati o spesi solo in parte. Ed è così che, con 9 voti favorevoli e 7 contrari, la Giunta decide per uno sfoltimento degli investimenti nell’ordine di 500’000.00 franchi, da apportare al preventivo valutando ogni singola posizione.
A poco sono valse le difese del Podestà, sostenute anche dalla minoranza di Giunta, secondo le quali la mancata realizzazione di un’opera può dipendere da diversi fattori, spesso estranei all’operato del Consiglio. Stando al parere di quest’ultimo, l’importante è non sforare i budget previsti, comunque passati minuziosamente al vaglio da parte dell’Esecutivo e non campati su previsioni approssimative.
Sotto queste premesse iniziano così i colpi di mannaia che, indistintamente, si abbattono un po’ su ogni dipartimento. Alla fine i risparmi totali sugli investimenti, intesi in parte anche quali semplici rinvii, si attestano a CHF 412’500, provocando non poco malumore tra le fila del Consiglio comunale che, una volta di più nel corso di quest’anno, si vede sconfessato dal Parlamento, mettendo sempre più in evidenza il divario fra i due poteri che, alla lunga, sarà sempre più difficile da sanare.
Nessun taglio invece per quanto riguarda la gestione ordinaria, anche se le discussioni non sono mancate. Per UDC e Liberali gli aumenti salariali previsti per un importo totale di circa CHF 100’000.00 non sono in sintonia con l’andamento dell’economia reale che, in generale, non prevede un incremento delle retribuzioni. Così, al riguardo, il liberale Capelli: “Nel dibattito concernente le misure di risparmio era stato dato incarico di seguire anche le questioni salariali, in tutto il loro insieme, compresi anche scatti automatici e rincari. L’economia si trova attualmente in uno stato di deflazione per cui non sono previsti aumenti di salari; la stessa cosa dovrebbe pertanto valere anche per il settore pubblico. Se continuiamo con questa tendenza – conclude Capelli il suo intervento – saremo costretti ad aumentare il tasso fiscale ogni 2-3 anni.”
Un altro punto critico sollevato nella discussione attorno al preventivo è l’accordo con il Cantone segnatamente alle funzioni di polizia comunale. Per alcuni membri di Giunta il servizio non funziona a dovere e andrebbe rivisto, valutando pure la possibilità di tornare a gestire una polizia propria. In quest’ambito, sempre il deputato Capelli, auspicherebbe un incremento delle multe. “Inutile altrimenti continuare a creare leggi – queste le sue parole – se poi non si riesce a farle rispettare.” Il dibattito si sofferma a lungo anche su temi come l’educazione, il teleriscaldamento o, in modo più blando, anche sull’illuminazione pubblica, ma alla fine, concretamente, non vengono proposti tagli, per un preventivo che, alla gestione ordinaria, chiude pertanto con una maggiore entrata di CHF 259’394.00.
Con la discussione sugli investimenti si conclude così un dibattito fiume sul preventivo, durato oltre 3.5 ore che, come già accennato, in taluni passaggi, ha causato non poche perplessità e anche qualche muso lungo nei ranghi dell’Esecutivo.
Sotto varie ed eventuali ancora la comunicazione del Podestà riguardo la zona Li Geri, in merito alla quale egli annuncia il momentaneo disimpegno da parte della IB Sili, relativo alla proposta di permuta di terreno con il Comune di Poschiavo, ciò in considerazione della situazione di tensione venutasi a creare all’indomani degli ultimi sviluppi in merito alla citata zona in riva al lago.
“Come Consiglio comunale – queste le parole del Podestà – abbiamo a nostra volta deciso di non portare avanti la proposta, finché non ci sarà un accordo consensuale fra tutte le parti coinvolte. Il Consiglio comunale – conclude ancora Della Vedova – è altresì cosciente dell’importanza di quella zona, soprattutto per quanto riguarda la produzione di bitume. La soluzione va comunque cercata tenendo in considerazione anche le istanze degli opponenti, in modo da giungere in tempi ragionevoli ad una transazione ampiamente condivisa.”
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