Un San Valentino diverso

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E’ tutto un impazzire di cuori e fiori e regali e promesse d’amore e cene al lume di candela questo benedetto 14 febbraio! Ma gratta gratta è davvero solo un business!! Aiuto!

Vi siete mai chiesti cosa avrà mai fatto di speciale questo Valentino per diventare Santo degli innamorati?

Sono andata a cercare qualche notizia, e ho scoperto che ad elevarlo a Santo fu il fatto di esser stato un martire: decapitato all’età di 93 anni (novantatre, avete letto bene!) per non aver abiurato la propria fede. Forse pensare oggi ad un vecchio di 93 anni è abbastanza facile, ma immaginarlo nel 200 dopo Cristo è quasi impensabile!

Nato nel 176, moriva, decapitato appunto, nel 273!! Mi vien da dire che è stato questo il vero miracolo della sua vita: vivere tanto a lungo in un’ epoca in cui la vita media, mi immagino, raramente superava i 50 anni!!  Sembra inoltre che uno dei suoi ultimi gesti sia stato unire in matrimonio una giovane cristiana, malata terminale, con un pagano. Da lì ad averlo eletto Santo degli innamorati ci son voluti un po’ di secoli e tanta fantasia.

Mi ha sempre irritato questa festa inutile. Chi è innamorato e felicemente corrisposto non ne ha bisogno, chi è solo neppure, perché tutto quel battage pubblicitario serve unicamente a far spender soldi e a far sentir più soli quelli che in coppia non sono.

Oggi, 14 febbraio, voglio allora ricordare qualcos’altro: una bambina di 10 anni, mia vicina di casa, morta proprio il 14 febbraio di 10 anni fa. Anna, per un grave trauma da parto, ha avuto una vita diversa, non ha mai potuto parlare né camminare. Eppure ha saputo, in chi l’ha conosciuta, ribaltare i valori, ridare il senso di un sorriso e delle piccole conquiste. Sta in cielo ora, e ha trovato la strada che era proprio il 14 febbraio.
Ecco, è a lei che voglio pensare oggi.


Serena Bonetti

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