Sì alla Strategia energetica 2050

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© Anton Vorauer / WWF-Canon

Il WWF Svizzera dice Sì alla Strategia energetica 2050. Obiettivo: più natura, più protezione del clima e un approvvigionamento energetico migliore e più sicuro.

Thomas Vellacott, CEO WWF Svizzera, in merito alla Strategia energetica 2050

“La Strategia energetica non ci riguarda soltanto nell’immediato. È qualcosa che si proietta nel futuro. Ne abbiamo bisogno per lasciare ai nostri figli un ambiente incontaminato, dar loro modo di crescere in un Paese indipendente dal punto di vista energetico.”

“La Strategia energetica deve essere attuata rapidamente e in modo sostenibile per l’ambiente. Per ottenere al tempo stesso più natura, più salvaguardia del clima un approvvigionamento energetico migliore e più sicuro.”

“Abbiamo bisogno di una vera svolta energetica, che garantisca una gestione più efficiente delle risorse energetiche e un approvvigionamento in larga parte da fonti nazionali, al 100% rinnovabili. La svolta è sostenibile per l’ambiente, perché gli habitat già posti sotto tutela e le piante e gli animali minacciati saranno meno in pericolo. Inoltre saranno eliminati i rischi legati al nucleare e contribuiremo ad arginare il riscaldamento del clima. La svolta contribuirà ad aumentare il grado di ricchezza nelle regioni svizzere in cui i posti di lavoro sono legati al territorio.”

“Ora la Svizzera può dimostrare cosa è in grado di fare in campo ambientale, rafforzando contemporaneamente l’economia interna e rendendosi indipendente dall’estero in ambito energetico.”

“Chi difende lo status quo, viene superato. Questo vale anche per la politica energetica. Prendendo in prestito le belle parole del parroco e scrittore bernese Kurt Marti, “Ciò che si vuol far persistere, ed è lodato e difeso da alcuni, rappresenta, a ben vedere, la licenza per distruggere ulteriormente ciò ancora può esistere.”

“Chi può volere il petrolio di un Paese come ad esempio la Nigeria, agitato dalle violenze politiche, quando è solo la classe elevata dei signori del petrolio che ne beneficia?”

La Strategia energetica ci renderà indipendenti da petrolio, gas e nucleare, perché punta sulle energie rinnovabili. Con l’avvio della Strategia 2050 non verranno più costruite centrali atomiche e vi sarà un divieto di ritrattamento. La produzione energetica rinnovabile riceverà maggiori finanziamenti. Al contempo, la Strategia energetica punta all’efficienza, perché non sarà più necessario importare energia né cementificare ulteriormente, salvaguardando il clima e la biodiversità.

La Strategia energetica prevede misure per la riduzione delle emissioni di CO2: le auto e i furgoni in Svizzera saranno più efficienti dal punto di vista energetico, emettendo meno CO2 nell’atmosfera. “Questo non è soltanto positivo in termini di salvaguardia del clima e necessario per la biodiversità, ma è anche vantaggioso economicamente”, continua Vellacott. Anche nel settore immobiliare verranno creati incentivi per ristrutturare gli edifici e renderli più efficienti energeticamente, sfruttando così un enorme potenziale di risparmio energetico.

Con la Strategia energetica, inoltre, ci impegniamo a tutelare gli ultimi piccoli corsi d’acqua naturali. Un approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e provenienti dal territorio nazionale è possibile, senza ulteriori cementificazioni sui piccoli corsi d’acqua. Per questo, in futuro i progetti che prevedono la realizzazione di mini impianti idroelettrici non riceveranno più finanziamenti statali.

Le organizzazioni attive nell’ambito della salvaguardia della natura, dell’ambiente e del territorio in Svizzera sostengono la Strategia energetica. La dichiarazione delle ONG svizzere è disponibile cliccando qui.


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