A “Soggetti smarriti” la grande impresa di Natascia Leonardi Cortesi

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Immagine tratta dal sito di RSI Rete Uno

La trasmissione radiofonica “Soggetti smarriti”, in onda la domenica poco dopo mezzogiorno su Rete Uno, ci ha rievocato le emozioni vissute poco più di quindici anni fa, in occasione della conquista dello storico bronzo da parte di Natascia Leonardi Cortesi, nella staffetta 4×5 km di fondo ai Giochi Olimpici di Salt Lake City.

Fu un’impresa leggendaria quella dell’atleta leventinese, poschiavina d’adozione, che assieme alle compagne di gara Andrea Huber, Laurence Rochat e Brigitte Albrecht-Loretan, aveva raggiunto un risultato insperato fino a poche ore prima dell’inizio della gara, in una disciplina in cui la Svizzera non aveva mai potuto neppure lontanamente competere contro le potenze mondiali dello sci di fondo.

Il programma radiofonico “Soggetti smarriti”, per usare una definizione della stessa emittente, risponde alla domanda che tutti almeno una volta si sono posti: “Che fine ha/hanno fatto?”. Quesito che fa tornare alla luce personaggi, ma anche fatti di cronaca o concetti, che in passato hanno riempito le prime pagine, erano sulla bocca di tutti o avevano fatto discutere. Con la sua trasmissione Rete Uno li ricorda di nuovo, fa sentire la loro voce, li mette nuovamente in evidenza.

Ed è così che la grande impresa sportiva di Natascia Leonardi Cortesi è riecheggiata nelle orecchie di molti radioascoltatori, che hanno potuto risentire la sua voce a fine gara e quella del cronista che, con voce rotta dall’emozione, ha accompagnato l’avvenimento in diretta, portando dentro le nostre case quegli indimenticabili momenti carichi di trepidazione.

Nella riedizione di quel particolare evento non sono mancate le voci che hanno caratterizzato in seguito i festeggiamenti ad Airolo e a Poschiavo per l’impresa sportiva, dove l’atleta è stata accolta con grandi ricevimenti in suo onore, fra i quali si odono ancora le parole dell’allora Podestà Guido Lardi, che riceve Natascia Leonardi Cortesi in Piazza a Poschiavo, trasmettendo il saluto di tutta la popolazione.

Oltre che alla riedizione dei momenti riservati alla ribalta, l’intento di “Soggetti smarriti” è anche quello di rivelare dove sono finiti o cosa fanno oggi questi personaggi, nel frattempo finiti un po’ nel dimenticatoio.

Si scopre così che Natascia Leonardi Cortesi ha una forte attrazione per la Russia, nazione per la quale è sempre stata affascinata. “Anche il mio nome viene dalla Russia – afferma sorridendo Natascia – il perché sono attratta da questa nazione non lo so esattamente, ho imparato la lingua, organizzo qualche viaggio là, mi piace molto.” Verso quel paese Natascia organizza infatti viaggi per maratone o altre gare, predisponendo trasporto, alloggio e anche eventuali visite alle città.

Russia che, in fondo, ha giocato un ruolo anche nel destino sportivo di Natascia, in quanto, l’impresa olimpica del 2002, era stata un po’ favorita anche dalla squalifica all’ultimo momento, per doping, della fortissima nazionale russa.

Un legame indissolubile quello fra Natascia e la grande nazione euro-asiatica, come indissolubile è rimasto il suo rapporto con la montagna: “La montagna e la neve sono parte di me, la cerco estate e inverno, è qualcosa che non si può spiegare.”

E su queste parole tornano a spegnersi le luci del proscenio per un “Soggetto” che, grazie alla sua impresa, non potrà mai essere considerato “smarrito”.

Per ascoltare la trasmissione RSI clicca qui.


Piero Pola