Nuovo comitato contro la Strategia energetica “dannosa”

0
206
Immagine di repertorio

Concorrenza sleale per l’energia idroelettrica, danni per il settore turistico, costi troppo alti per le piccole imprese. Sono solo alcuni degli svantaggi che porterebbe con sé la legge sull’energia (LEne), in votazione federale il 21 maggio, secondo un comitato grigionese fondato la settimana scorsa.

Sotto la copresidenza del granconsigliere Heinz Dudli (PBD) e del consigliere nazionale Heinz Brand (UDC), il comitato, autodefinitosi indipendente, sostiene che la Strategia energetica, di cui la LEne rappresenta la prima tappa, oltre a elevati oneri finanziari per privati e aziende, porterà effetti negativi sull’economia del cantone dei Grigioni, si legge in una nota odierna.

Energia idroelettrica e turismo

Le sovvenzioni temporanee per le grandi centrali idroelettriche non riusciranno a compensare gli effetti dei sussidi a lungo termine previsti, invece, per l’energia solare ed eolica. L’idroelettrico, grande risorsa del cantone, ne risulterà quindi svantaggiato in termini di concorrenzialità.

Il solare e l’eolico, inoltre, dipendenti dalla quantità di luce e vento, potrebbero provocare instabilità nella rete elettrica, con rischio di black-out, altamente problematico per le imprese: “Una mancanza di corrente per le imprese turistiche (alberghi, impianti di risalita, ristoranti, …) avrebbe per il cantone devastanti conseguenze”, si legge nel comunicato.

Sempre sul turismo si ripercuoterebbe la costruzione di nuovi impianti eolici, promossa dalla legge sull’energia, che andrebbe a deturpare i paesaggi grigionesi.

Aumento prezzo carburanti e più burocrazia

Il significativo aumento del prezzo dei carburanti di ogni tipo, previsto dalla Strategia energetica nel suo insieme, sarebbe uno svantaggio soprattutto per le regioni di montagna, dove possedere una macchina è spesso necessario. L’aumento si ripercuoterebbe ancora di più sui veicoli 4×4, molto utilizzati nelle zone montane.

Le piccole e medie imprese, inoltre, si troveranno a lottare con burocrazia e oneri finanziari aggiuntivi, mentre “per aumentare la competitività dell’economia il canton Grigioni ha bisogno esattamente del contrario”.

Risanamenti energetici

Dal 2029 il riscaldamento ad olio sarà vietato. Inoltre, accanto a una maggiore efficienza energetica, i proprietari di case dovranno effettuare ristrutturazioni edilizie per ottenere la conformità alle normative energetiche e saranno tenuti ad installare misuratori di energia. Questo porterà ovviamente ad un aumento degli affitti.

Anche le imprese turistiche – alberghi, pensioni, ristoranti, funivie – saranno costrette a ristrutturare i loro edifici e a dotarsi di nuovi impianti ad alta efficienza energetica. Inoltre, i costi di esercizio aumenteranno in maniera massiccia a causa degli incrementi del prezzo dell’energia e dei costi di trasporto.

I sussidi pubblici per lavori di ristrutturazione edilizia in favore del risparmio energetico – conclude la nota – non potranno compensare l’accresciuto onere finanziario, “in particolare per l’industria dell’ospitalità”.

Il comitato attualmente conta 18 membri, compresi i due presidenti, tra cui soprattutto imprenditori grigionesi.


ATS