Revisione tariffario medico TARMED: ancora tutto da vedere

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Con l’intervento sulle tariffe negli studi medici e negli ambulatori degli ospedali il consigliere federale Alain Berset intende risparmiare 700 milioni di franchi all’anno. La decisione non è ancora definitiva e sia medici che ospedali si dichiarano decisamente contrari. Nonostante ciò, l’UFSP fa pressione sugli assicuratori malattia affinché nei loro premi tengano conto già dal 2018 di questo importo di milioni di franchi. Secondo Felix Schneuwly, esperto di casse malati presso comparis.ch, questo modo di agire è pericoloso.
«Chi pensa che l’ordine del Consiglio federale di risparmiare 700 milioni di franchi vada davvero a sgravare il sistema sanitario di questa cifra, ha fatto i conti senza l’oste» afferma Felix Schneuwly, esperto di casse malati presso il servizio di confronto internet comparis.ch. L’esperto di Comparis teme infatti che medici e ospedali aggireranno le riduzioni tariffali e compenseranno con prestazioni diverse o aggiuntive.

L’invito a calcolare i premi non ha senso
La decisione del Consiglio federale dovrebbe ridurre l’aumento dei premi delle casse malati da oltre il cinque a circa il tre per cento a partire dal 1° gennaio 2018. Tuttavia, non sarebbe affatto serio se tutte le case malati dovessero considerare già da oggi l’obiettivo di risparmio di 700 milioni di franchi nel loro calcolo dei premi per il 2018. Il motivo è chiaro. «L’intervento del Consiglio federale nel tariffario medico TARMED non è ancora stato deciso. Quindi è ancora tutto da vedere per l’ammontare definitivo del risparmio» afferma Schneuwly.
Inoltre, un ordine di risparmio da parte dell’UFSP non sarebbe del tutto privo di pericoli per il sistema sanitario. Con normative di budget sempre più dettagliate per il calcolo dei premi, l’UFSP genera un grande rischio. Schneuwly aggiunge: «Se tutte le casse fanno già il bilancio, e per giunta nel modo in cui prescrive l’UFSP in vista dell’accettazione dei premi, un piccolo errore dell’UFSP potrebbe comportare un danno sistemico dell’entità di miliardi, perché tutte le casse si troveranno a copiare l’errore».

Fatture comprensibili per pazienti responsabili
Anche se l’impegno del Consiglio federale volto a porre fine all’aumento dei prezzi va nella giusta direzione, e in linea di massima, è da accogliere con favore, Schneuwly è convinto: «La spirale dei costi continuerà a girare, perché anche i medici specialisti hanno compensato le prime riduzioni tariffali del consigliere federale Berset con altre posizioni tariffali e con maggiori quantità. E nel caso peggiore i medici e gli ospedali finiranno per risparmiare a scapito della qualità.
Schneuwly ritiene quindi, in primo luogo, che le casse malati debbano godere di maggiore libertà nel calcolo dei premi, per evitare un grande rischio. In secondo luogo, i medici e gli ospedali devono rendere la qualità più trasparente anche in caso di prestazioni ambulatoriali. Per le prestazioni stazionarie gli ospedali lo fanno già oggi. In terzo luogo, gli assicurati devono finalmente avere fatture comprensibili. Le casse possono controllare se le prestazioni addebitate sono coperte dall’assicurazione di base, ma solo il paziente sa se le prestazioni addebitate sono state anche effettuate o meno.


Comparis