Lo scoscendimento di sassi e terriccio verificatosi a fine giugno lungo la strada cantonale che da Ginetto porta a Viano ha nuovamente acceso i riflettori sulla problematica relativa alla sicurezza attraverso la tratta stradale in parola, teatro di simili eventi anche nel passato più recente.
Già all’indomani della frana caduta la notte fra il 16 e 17 giugno dello scorso anno, i due rappresentanti politici della frazione di Viano, Sergio Zala e Claudio Merlo, avevano chiesto a gran voce l’intervento delle autorità locali, affinché si adoperassero all’indirizzo del Cantone per l’ottenimento di un tracciato alternativo e più sicuro, allo scopo di risolvere definitivamente un problema che da troppi anni, ormai, assilla la popolazione di Viano.
Nel frattempo, e ciò indipendentemente da quanto accaduto nell’ultimo anno, il Cantone ha stanziato 2.6 milioni di franchi per l’approntamento di ulteriori misure di protezione contro la caduta di massi lungo tutta la carreggiata, investimento suddiviso sull’arco temporale di 3 anni.

Stando a quanto confermato al nostro giornale da Ian Kam, Capo dell’Ufficio tecnico dei Grigioni, Circondario 3 di Samedan, si tratta di interventi volti a rafforzare il livello di sicurezza su diversi punti della carreggiata, misure che prevedono l’ampliamento delle superfici coperte da reti protettive, con relativa posa di nuove unità di riparo e il potenziamento di strutture già presenti.
In un discorso più ampio, tiene ancora a precisare Kam, sono da tempo allo studio anche provvedimenti alternativi, come l’allestimento di un nuovo percorso, ma al momento ci si muove ancora nel campo delle ipotesi, in merito alle quali sono al vaglio diverse soluzioni di fattibilità.
Per il Consigliere Comunale di Viano, Sergio Zala, va sicuramente elogiato lo sforzo del Cantone nel cercare di rendere il transito da e per Viano più sicuro, ma il tempo è già scaduto e urgono soluzioni definitive a breve termine. “È ora che il Cantone inserisca nei suoi programmi un nuovo tracciato per Viano – ribadisce il municipale – non ci sono altre possibilità. Bisogna decidere adesso, perché i tempi di realizzazione sono comunque lunghi e ogni giorno che passa potrebbe rivelarsi fatale per un qualsiasi utente della strada. E non è proprio questo ciò che vogliamo, lo ripeto già da troppo tempo. La soluzione è una sola – conclude ancora Zala – e non può prescindere dalla realizzazione di un percorso alternativo”.

Un nuovo tracciato per Viano potrebbe un giorno essere realtà ma, come si è potuto capire, queste sono unicamente soluzioni che al momento navigano nel limbo dell’eventualità e, semmai, realizzabili solo a lungo termine. Nell’immediato resta l’innalzamento delle misure di sicurezza, che il Cantone ha già deciso di realizzare.
Una soluzione che, sempre a detta del Consigliere comunale di Viano, non può però tranquillizzare del tutto gli abitanti del piccolo villaggio di montagna, abituati a convivere con il pericolo, ma desiderosi di poter garantire un futuro alla propria contrada, il cui sviluppo rimane fortemente dipendente da vie di comunicazione sicure.
Piero Pola
Come dice giustamente il Signor Zala, va elogiato lo sforzo del Cantone per la messa in sicurezza e lo stanziamento di fondi. La soluzione al problema delle frane, deve essere un’altra via di collegamento. Che sia protetta, meglio ancora in galleria.
Grazie ai rappresentanti pollici della piccola frazione per il loro grande impegno!