Far parte di un gruppo significa andare d’accordo, collaborare e rispettarsi, e questo un buon membro dell’Ape lo sa molto bene. Come in una famiglia, nell’Ape ci si preoccupa e ci si prende cura l’uno dell’altro, ci si vuole bene, ci si fida. Accettarsi e andare d’accordo con tutti non è sempre facile, ma questo ci si impone come una sfida: ci si impegna per ottenere il bel clima desiderato in un’associazione del genere e i risultati sono sempre ottimi.
Quello che l’Ape sa fare bene, come dice il nostro motto, è essere SEMPRE PRONTI a tutto e ad adattarsi alla situazione come meglio si può, nel rispetto della natura e del prossimo. Come lo è stato, per esempio, il mese scorso al tradizionale campeggio estivo che annualmente viene ripetuto con entusiasmo. Si tratta di una settimana veramente speciale, una specie di vacanza, da cui si può imparare molto e da cui si ricavano ricordi indimenticabili. Ogni anno si parte verso una nuova meta della nostra bellissima nazione o in quelle che ci circondano, nel caso di quest’anno in Italia. Si parte con pulmini e rimorchi e una volta arrivati a destinazione si inizia a preparare il campo. Si preparano la cucina, le tende in cui si dorme, luoghi di svago come un campo da volano e la tradizionale piscina.
Durante tutta la settimana si fa il Grande Gioco che viene svolto dai lupetti e gli esploratori, divisi in pattuglie, e che viene organizzato dai pionieri e dai monitori. Il Grande Gioco è un insieme di sfide che mettono alla prova le capacità e le conoscenze dei ragazzi, con lo scopo di farli divertire e imparare. Intersecata a queste attività, ogni giorno viene organizzata una gita speciale, come una visita ad un posto o un semplice pomeriggio passato al lido. Gli anni scorsi siamo andati allo zoo, a visitare una fabbrica di cioccolato, una fabbrica di salumi, in parchi acquatici o altri parchi di divertimento, in piscina o al lido, a visitare musei e castelli e in molti altri posti ancora.
Quest’anno siamo andati con barche motorizzate sul lago di Como e con i go-kart, a visitare delle profondissime gole scavate dal corso d’acqua, in un seilpark costituito da diversi percorsi in cui si doveva scalare, lanciarsi con una teleferica, ecc. Infine non può mancare il fuoco di campo, che viene acceso di sera prima di dormire, attorno a cui facciamo ancora altri giochi, raccontiamo delle storie o cantiamo tutti insieme.
E anche quest’anno, come quelli scorsi, ognuno si è portato a casa dei bellissimi ricordi di nuove esperienze, di nuove amicizie, di bei momenti passati assieme e di nuovi insegnamenti appresi. Ma una volta tornati a casa non finisce tutto; dopo le vacanze estive si riprendono le attività che vengono proposte ogni due settimane al venerdì sera o al sabato, in cui si fanno altre bellissime esperienze. La famiglia dell’Ape è sempre aperta a persone di tutte le età e accetta tutti per quello che si è, senza pregiudizi e senza esclusioni, ma soltanto conoscendole per quello che sono, accettandone i difetti ed esaltando i loro punti di forza. L’Ape ha il cuore grande e in esso c’è sempre spazio per chi vuol far parte della nostra grande famiglia.
Sempre pronti,
Doc/Enea Vassella
Evviva l’APE. Bravi!