Con 104 voti su 110 il Parlamento retico ha dato il suo sì all’assunzione da parte del Governo dell’incarico di sostenere il potenziamento del Corpo delle guardie di confine presso la Confederazione (Cgcf), con la presentazione di un’iniziativa cantonale in tal senso all’Assemblea federale.
Nella risposta di giugno, il Governo retico si era già detto disposto ad accogliere l’incarico, la cui prima firmataria è la granconsigliera Hitz-Rusch (PLD), soprattutto sulla base del timore che il previsto taglio del budget federale nel periodo 2017-2019, per circa 60 milioni l’anno, possa incidere, con il taglio da 500 a 700 posti di lavoro, sul settore della sicurezza interna.
La consigliera ha ricordato oggi in sessione come la questione rappresenti una priorità per i Cantoni meridionali, regioni interessate, e per la Svizzera tutta e quanto importante sia non solamente disporre di abbastanza personale ma anche che questo sia ben formato e preparato.
Il granconsigliere Alessandro Della Vedova (PDC, circolo di Poschiavo) ha ribadito quanto la pressione dell’immigrazione al confine sia pressante ma ha tenuto ad elogiare il buon funzionamento della collaborazione tra polizia cantonale e guardie di confine.
“Ricordo che lo scorso anno l’arrivo di 100-120 asilanti alla frontiera di Tirano è stato gestito con un perfetto coordinamento tra le forze di sicurezza valtellinesi e grigionesi, ma sempre con umanità”, ha dichiarato Della Vedova all’ats. “È importante che passi il messaggio che la frontiera non si oltrepassa senza controlli, non ci sono scorciatoie”.
ATS