No alla riforma AVS 2020

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Purtroppo la riforma dell’AVS 2020, basata sul principio dell’innaffiatoio, non è solidale e non risolve i problemi. Infatti creerà pensionati di due categorie.

La riforma prevede un aumento di 70.- al mese ma solo per i nuovi pensionati che raggiungeranno l’età AVS nel 2018-2019. Tutti finanzieranno, ma il vantaggio vero sarà solo per la fascia di età 45-65 anni, perché grazie ai pagamenti proveniente dal fondo garanzie, non saranno interessati dalla riduzione del tasso di conversione del secondo pilastro, ma godranno però dell’aumento dei 70.- al mese dell’AVS.

Saranno i nati dopo il 1975 a pagare la riforma oltre alle donne che daranno un contributo significativo a causa dell’aumento dell’età pensionabile da 64 a 65 anni.

I datori di lavoro e i lavoratori si vedranno aumentare i costi sociali rispettivamente ridursi gli importi in busta paga causa l’aumento di 0,30 % delle deduzioni e dei contributi salariali. E infine tutti i consumatori subiranno l’aumento dell’IVA all’ 8.3%, dunque anche i pensionati attuali che non beneficeranno dei 70.- di aumento !

Si tratta di una riforma iniqua e piena di compromessi e dunque da respingere per affrontare poi una vera riforma, più seria e con soluzioni che possano garantire il finanziamento dell’AVS a lunga scadenza.


Reto Capelli