Domenica 10 settembre è stato trasmesso, dal Palazzo de Bassus-Mengotti di Poschiavo, il popolare programma radiofonico RSI “Dialett in sacocia” condotto dal duo Ferretti e Visetti (maestro e allieva). Ospiti speciali della trasmissione sono stati Loreta Ferrari e Roberto Raselli.
La celebre radiotrasmissione di Rete 1 si è occupata, durante il corso dell’estate, di ascoltare e imparare i dialetti originali e autentici delle valli della Svizzera italiana. L’edizione 2017 si è svolta nei diversi musei etnografici disseminati sul territorio.
Loreta Ferrari e Roberto Raselli, in apertura di trasmissione, hanno spiegato, tra le altre cose, come il dialetto della Valposchiavo sia più simile a quello della vicina Valtellina che a quello dell’Engadina. Nel corso del programma spazio anche per una canzone popolare in dialetto poschiavino:”Pan da cà”, del Coro Casamai.
Protagonista della puntata, quale “oggetto-simbolo” della lezione di dialetto, è stata la “sclénzula” (o “scrènzula”, verso Brusio). Si tratta di una slitta di legno lunga circa 3 metri usata per il trasporto a valle del fieno nel periodo estivo, ma caricata spesso anche con sassi, piante, legname, “stedal” (carico di rami) e tanto altro. Molto importante, rimembra l’ex docente ed esperto di storia Roberto Raselli, avere almeno una “vaca adestrada” (vacca addestrata) tra il proprio bestiame, per riuscire a trainare la “sclénzula”.
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Immagine dal sito: www.rsi.ch
Non è mancato, nel corso della puntata, un accenno alla mostra sull’orso M13 (“discussa, controversa, che ha scaldato gli animi”). Loreta Ferrari, guida del Museo Poschiavino, ha spiegato che l’orso è stato ed è parte della storia della Valposchiavo e che compito di un museo è anche quello di raccontare la storia del territorio e dei personaggi che la abitano.
Per ascoltare l’intera puntata di “Dialett in sacocia” clicca qui.
Ivan Falcinella